L’argomento e’ delicato,ma sono determinato nell’andare fino in fondo e per questo voglio chiedere un vostro parere. Sinistro mortale.Mia madre muore, mio padre in coma (si e’ parzialmente ripreso).Centrati da un’altra auto senza alcuna colpa se non quella di essere in quel punto a quell’ora. La nostra compagnia liquida il terzo trasportato. Il nostro avv. di “fiducia” tratta con il liquidatore e a velocita’ supersonica ci chiede i codici iban per i bonifici.
Peccato le cifre siano a dir poco offensive della dignita’ umana. Gli diciamo di bloccare ogni trattativa e decidiamo di revocare il mandato perche’ abbiamo scoperto che forse non era il professionista giusto per un caso del genere.Appuntamento per definire:troviamo le quietanze pronte da firmare e scatta il ricatto:voi firmate le quietanze cosi’ io prendo la parcella che mi riconosce la compagnia in percentuale, diversamente la mia parcella e’ comunque quel 10% sulla cifra che secondo me e’ congrua. MA SECONDO NOI ,NO! Noi vorremmo pagargli sicuramente il lavoro fin qui svolto, ma non legato a quella cifra! Le domande sono:e’ lecito un comportamento del genere? Possiamo rivolgerci all’ordine per dirimere la questione? P.S. Vista la delicatezza dell’argomento posso capire che voi non vogliate pubblicare la mia mail, ma vi sarei comunque grato di avere un parere telefonico, perche’ oltre alla disgrazia che ci ha colpito ora ci dobbiamo anche difendere da chi credevamo seguisse con piu’ cura il nostro caso.
Il tema è delicato, ma c’è purtroppo anche di peggio e in ogni caso non c’è nessun problema da parte nostra a pubblicare, come sempre in forma anonima, il caso sul nostro blog e a dire quel che ne pensiamo. I pareri telefonici, invece, li forniamo solo a pagamento: qualora volessi in seguito averne uno, ti possiamo fare un preventivo.
La situazione è molto semplice, se non avete firmato un patto di quota lite o di determinazione dei compensi in base al risultato, avente come particolarità quella di operare anche in caso di mancata accettazione della transazione – situazione assai rara – il compenso del legale che vi ha seguito si determina in base all’applicazione delle tariffe professionali forensi.
Dovete però fare bene i vostri calcoli perchè applicando le tariffe il copmenso dovuto potrebbe essere più alto di quello che risulta applicando la percentuale del 10% sulla somma che era stata offerta. Può, infatti, darsi che sostanzialmente il vostro attuale avvocato non abbia fatto molte attività, ma le tariffe professionali vanno in base al valore della pratica e quindi può essere che pur essendo poche le attività il totale venga alto.
E’ comunque vostro diritto ottenere una nota pro forma, che indica le attività compiute sino a quel momento e l’applicazione alle stesse della tariffa professionale forense, però, se poi il totale viene più alto, può darsi che poi il vostro legale non sia più disposto a farvi lo sconto che vi avrebbe fatto prima di formare la nota.
Dovete valutare attentamente, magari con l’ausilio del nuovo legale a cui avete intenzione di rivolgervi. In bocca al lupo di cuore, in queste situazioni non si desidererebbero altri problemi di certo.
PS controlla attentamente che nella polizza di assicurazione dei tuoi non ci sia una garanzia accessoria di tutela legale, che ti permetterebbe di risolvere molto brillantemente il problema. A volte queste garanzie ci sono ma non le si usano perchè nessuno ci guarda.
Una risposta su “come determinare le spese legali quando non si accetta la proposta di definizione della compagnia”
vorrei commentare anche io questa vicenda, perche a noi(famigliari) e successa la stessa cosa . mia mamma muore in un incidente stradale a luglio 2005, per colpa di un ubriaccone che la investe in pieno. Lei muore sul colpo.
che succede….nostro avvocato cerca di liquidarci con la somma irrisoria 10.000 euro per ciascun figlio (siamo 6 fgli e 16 nipoti!!)e buonanotte.
noi nn ci arrendiamo, cominciamo a studiare bene le tabelle di milano (disponibili sul net) e alla fine riusciamo a scucire alla assicurazine (generali) 100.000 euro per ogni figlio e 14.000 circa per ogniuno dei 16 nipoti!! (con un altro avvocato ovviamente!!)
ma noi ancora andiamo avanti, stiamo ancora in appelo, perche se guardi bene il contratto della assicurazione la massimale nn e stata superata e possiamo ancora pretendere i soldi!
nn fatevi fregare gente dai avvoccaticchi che vi fanno firmare i mandati con le clausole tipo:" diritto di incassare e quietanzare per me", perche si sa, parecchi di loro(nn tutti) si mettono d'accordo con perito e con assicurazione stessa e spartiscono il denaro che normalmente dovreste incassare voi, famigliari e superstiti!!!oppure vi liquidanno con una sommetta irrisoria e continuano nel appello e cassazione , incassando tutto per se stessi alla vostra assoluta insaputa!! ATTENTI!!
figuriamoci se nel incidente rimane uno sulla seggia a rotelle o in coma, . ti do il mio consilio: avvia la ricerca sul google registrando parole tipo: "calcolo del danno biologico" e/o "tabelle di milano", da li ti renderai pienamente conto di quello che vi spetta e che il vostro avvocato vi sta negando!!! nn avere paura di revocare mandato e delega per insufficenza dei risultati al tuo inefficente avvocato! ce ne sono tanti , a suo posto, dei avvocati onesti e professionali, che possono aiutarti di avere di quanto e tuo per legge!! in bocca a lupo!!mary