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Ho chiesto di cambiare il prodotto difettoso, ma inutilmente e adesso?

Salve, sono qui per chiedere un vostro consiglio. Recentemente ho acquistato tramite un negozio on-line una lente nuova per la mia macchina fotografica, al suo arrivo purtroppo ha presentato subito un difetto, sentito il commerciante invece di inoltrare presso la sua sede l’oggetto, o preferito per guadagnare tempo e sotto suo consiglio, spedirlo direttamente all’assistenza italiana. Non ho richiesto il cambio immediato dell’oggetto  (sbagliando posso dire a questo punto). Oggi la lente è ritornata dall’assistenza ma presenta nuovamente il difetto originario, inoltre presenta una lesione di alcune parti in plastica,che naturalmente non era presente al momento dell’invio. Arrivato a questo, il negoziante sta chiedendo la sostituzione dell’ottica alla casa madre, ma se questa non vorrà accettare il cambio posso chiedere il rimborso al negoziante o la sostituzione? L’ottica è stata acquistata il 12 dicembre scorso, ma di fatto è stata in mio possesso per un pomeriggio in tutto. Se mi saprà dare un consiglio gliene sarò grato.

Il Suo caso è quello tipico del consumatore che compra un prodotto difettoso e non riesce a fare valere le proprie ragioni.

Cerchiamo di fare chiarezza. E’ evidente che la lente fosse difettosa fin dall’inizio, probabilmente un difetto di fabbrica. In questi casi, l’art. 1453 del codice civile dice che: “Nei contratti con prestazioni corrispettive, quando uno dei contraenti non adempie le sue obbligazioni, l’altro può a sua scelta chiedere l’adempimento o la risoluzione del contratto, salvo, in ogni caso, il risarcimento del danno.”

Il secondo comma del medesimo articolo aggiunge che: “La risoluzione può essere domandata anche quando il giudizio è stato promosso per ottenere l’adempimento; ma non può più chiedersi l’adempimento quando è stata domandata la risoluzione.”

Lei, nel corso della Sua sfortunata vicenda, ha seguito la logica delle cose e della buona fede. Prima di tutto ha chiesto l’adempimento, cercando di vedere se fosse in qualche modo possibile ottenere il cambio o la riparazione della lente, mantenendo quindi in vita il contratto.

Non avendo avuto soddisfazione, non Le resta che chiedere la risoluzione del contratto e riavere quanto ha versato e, se danno c’è stato, anche il risarcimento del medesimo. Infatti, l’art. 1453 c.c. sopra citato afferma che in ogni caso è fatto salvo il risarcimento del danno.

Per il risarcimento, avendo concluso un contratto, questo andrà richiesto al contraente inadempiente.

Per il futuro Le consiglio vivamente di munirsi di una valida polizza di tutela giudiziaria che Le copra le spese sia extragiudiziali che giudiziali in casi come questi, e, nei cai più sfortunati, pure le spese di soccombenza.

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Di Emanuele Roli

Sono nato nel 1975, vivo a Casalecchio di Reno (BO) e collaboro con lo studio Solignani dal 2005

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