Sono affittuario di uno di 8 appartamenti di una palazzina di 60 anni fa. L’appartamento dove vivo necessiterebbe del rifacimento totale degli infissi esterni poiché marci e di quelli interni oramai arrivati alla fine (premetto che trattasi di infissi normalissimi in tamburato e compensato con anima centrale in vetro senza alcun valore. Considerato lo stato di degrado in cui versano una manutenzione ordinaria costerebbe molto di più che la sostituzione degli stessi). L’impianto elettrico non è a norma alle soglie del 2010 l’alimentazione del boiler per la produzione di acqua calda e della cucina avviene mezzo bombole di GPL che conservo con cura sul balcone di casa mia (oltre al costo esorbitante, 50,00 euro a bombola ogni 20 giorni c.ca,considerare anche la pericolosità delle stesse). L’affitto che pago è pari a 600, 00 euro c.ca mese. Fino a due anni fa la caldaia centralizzata della casa era a gasolio dopodichè il proprietario la fatta sostituire con una caldaia a gas questo perché i costi di gestione erano insostenibili. Io pagavo euro 1900,00 a stagione per riscaldare un alloggio di c.ca 85/90 mq. Mi aspettavo dopo la sostituzione della caldaia una riduzione dei costi ma in realtà continuo a pagare sempre la stessa cifra. Il proprietario dell’immobile, secondo me d’accordo con il fornitore del gas, ci addebita parte del costo della sostituzione della caldaia. Sono arrivato a questa considerazione poiché persone che conosco e che hanno appartamenti di superficie superiore alla mia pagano dal 30 al 50 % in meno di quanto spendo io. Le domande che volevo porle sono queste: 1) noi inquilini siamo tenuti a pagare i costi di sostituzione della caldaia? 2) quali sono gli organi competenti che permettono la verifica di quanto denunciato? 3) se dalle verifiche effettuate dovesse risultare che i costi di riscaldamento sostenuti da noi inquilini sono stati eccessivi possiamo richiedere un risarcimento? (Giovanni, via posta elettronica)
Gentile amico,
i criteri di spartizione delle spese possono essere liberamente stabiliti nel contratto; in mancanza, le spese per la sostituzione della caldaia restano integralmente onere del proprietario.
I riferimenti in questi casi sono il Sindaco e il servizio di controllo degli impianti dell’ASL competente.
Si potrà poi chiedere la refusione di eventuali esborsi non dovuti.