Buon giorno, io e mio marito abitiamo da 8 mesi a casa della nonna di mio marito, ma abbiamo ancora la residenza ognuno a casa dei propri genitori,vorremmo sapere cosa dobbiamo fare per regolarizzare la situazione. Inoltre è possibile nonostante abitiamo nello stesso appartamento risultare due famiglie distinte? se sì cosa si deve fare?grazie mille.
Dovete andare all’anagrafe e denunciare il cambio di residenza specificando che ora vivete entrambi allo stesso civico, di conseguenza unico stato di famiglia.
Per quanto riguarda l’ultima domanda l’unica soluzione è rivolgersi sempre all’anagrafe e domandare se è possibile redigere un certificato attestante medesima residenza, ma stati di famiglia differenti.
13 risposte su “Ancora su residenza e stato di famiglia”
Salve, vorrei porre un quesito:
io e la mia compagna seppur in coabitazione abbiamo sempre mantenuto due stati di famiglia separati avendo fatto esplicita richiesta in tal senso presso il ns Comune di residenza dichiarando l’inesistenza di legami di parentela e di affettività.
Da circa un mese abbiamo avuto un figlio che è stato inserito d’ufficio nello stato di famiglia della madre e, successivamente, l’impiegato del Comune ci ha negato la sussistenza della separazione degli stati di famiglia per “evidente legame affettivo” dovuto alla nascita di ns figlio.
Dal momento che un legame affettivo non può essere imposto per legge e che nessuno può pretendere di conoscere l’esistenza o meno di affettività tra due persone, se non i diretti interessati previo proprio consenso, chiedo se sia lecito l’operato del Comune nell’ aver negato la ns volontà di mantenere due stati di famiglia separati continuando a non esserci alcun legame di parentela.
Scusa bene ma non ti rendi conto che il comune ha ragione da vendere? In un altro paese vi avrebbero magari anche denunciati per gli eventuali benefici che avete avuto in passato quali single… Almeno questo è il mio punto di vista.
Se si è parenti e si ha la residenza nello stesso posto, lo stato di famiglia è obbligatoriamente uno. Se non si è parenti (ad esempio solo conviventi) possono essere separati previa esplicita richiesta da rilasciare in Comune e fin qui non ci piove perché lo prevede la Legge.
Inoltre la Legge prevede il vincolo affettivo e qui la legge diventa ingarbugliata dal momento che è impossibile che l’impiegato comunale possa pretendere di conoscere se due persone si vogliono bene o se dormono nello stesso letto.
Dal momento, però, che due conviventi hanno un figlio, il nucleo è indiscutibilmente unico per tutti, così come risulta dal ns attuale stato di famiglia, …..anche se nutro tutt’ora dubbi in quanto cmq continua a non esserci il previsto legame di parentela tra i due genitori mentre riguardo il vincolo affettivo resta il solito dilemma.
Saluti
Per me il vincolo affettivo è evidente.
Indubbiamente! ma non può essere sicuramente una legge od un vigile od un impiegato comunale ad imporre un sentimento d’affetto a due persone che non conoscono e per quanto tali, non possono rifiutare da loro una dichiarazione di inesistenza del vincolo affettivo a prescindere se l’affetto ci sia realmente!!
Credo che questa legge vada modificata cancellandone la previsione del vincolo affettivo.
Buongiorno,avrei bisogno di una informazione.
Mia cognata e il suo compagno hanno bisogno di un cambio di residenza o meglio un indirizzo a cui “appoggiarsi” ma senza viverci effettivamente,se gli dessi questa possibilità facendoli risultare come residenti in casa mia, cambierebbe qualcosa nel mio nucleo familiare (moglie + 2 bambini)? Non so tasse,assegno famigliare x i bambini o altro…… Grazie
Commetteresti un illecito e io ovviamente, soprattutto su questo blog che è pubblico, non posso certo darti consigli volti a realizzare un illecito…
ciao, io e il mio ragazzo abitiamo ormai da un anno a casa di sua nonna ma ognuno a mantenuto la residenza a casa dei propri genitori.. a marzo ci sposiamo e quindi dovremo fare il cambio residenza. è possibile sapere i pro e contro di questa cosa dal lato economico, nel senso se noi mettiamo la residenza a casa di sua nonna dopo lei entrerà a far parte dello stato famiglia? questo cosa comporta? mi detrarranno soldi dalla busta paga? mio moroso cmq non ha nessun tipo di contratto di lavoro.. è meglio che lasci la residenza dai miei o che la sposti? non vorrei dare più soldi allo stato di quello che già si prende da solo.
Lo stato di famiglia sarà unitario, si. Per il resto non è una cosa che si possa scegliere devi fare quel che prevede la legge in base alla situazione concreta.
vorrei sottoporre il mio caso: posseggo un appartamento adiacente a quello di mio marito e abbiamo due figli che vivono con noi. I due appartamenti sono comunicanti ma abbiamo mantenuto due unità immobiliari separate: due abbonamenti TV, due contratti GAS, due contratti di energia elettrica… La mia residenza anagrafica è nell'appartamento di cui io sono unica proprietaria e quella del marito e dei figli è nell'altro appartamento. Che cosa succede riguardo lo stato di Famiglia? e per la dichiarazione ISEE?
Di regola la residenza in abitazioni diverse significa diverso stato di famiglia. Non è escluso che si possa chiedere però uno stesso stato di famiglia
ma che razza di risposta è questa? Si contraddice, ed è inesatta.
Se due persone hanno la residenza nella stessa abitazione, possono richiedere di entrare nello stesso stato di famiglia oppure far parte di due stati di famiglia diversi (ovvero: due famiglie anagrafiche diverse, pur nella stessa abitazione).
Quindi l'espressione "entrambi allo stesso civico, di conseguenza unico stato di famiglia" è errata.
Mi sono espresso male. Con stesso civico intendevo stesso appartamento, casa, abitazione ecc…