Sono la seconda moglie di un uomo che dal precedente matrimonio ha avuto due figli. Insieme abbiamo un figlio piccolo e viviamo in una casa di mia proprietà in regime di separazione dei beni. I due figli del primo matrimonio (trentenni, coniugati con figli) hanno ricevuto il denaro per acquistare la casa in cui vivono e percepiscono mensilmente un contributo da parte di mio marito, a titolo di liberalità. Mio marito possiede solo del denaro depositato su un cc intestato solo a lui. Data la sua non più giovane età e qualche acciacco teme di non poter aiutare il figlio minore come sta ancora facendo con i maggiori. Vorrebbe a questo punto garantire al figlio più piccolo una quota più sostanziosa della somma di legittima e quota disponibile (la loro somma è al momento di molto inferiore a quanto già dato in vita ai figli più grandi). Qual è il modo migliore di agire per evitare eventuali impugnazioni future? Cointestare a me (o al figlio che però è minorenne) il suo conto corrente? Elencare in un testamento circa le quote già versate in vita ai due filgi maggiori? Passare a un regime di comunione dei beni? Mi rendo conto che forse la domanda è troppo complicata e non potete rispondermi e vi ringrazio comunque per la cortese attenzione… (Carla, via posta elettronica)
Purtroppo, rispondere alla Tua domanda è veramente molto difficile soprattutto perchè alcune domande possono trovare risposta solo nel momento in cui si apre la successione.
L’unica cosa che mi sento di consigliarTi è che Tuo marito faccia testamento e indichi chiaramente le somme elargite in vita ai figli (tutti e tre in modo tale che tutto sia chiaro e alla luce del sole) in modo tale che di tale somma si tenga in considerazione nella successione.
Infatti, grazie all’istituot della collazione (art. 737 cod. civ.) le donazioni effettuatein vita non possono in alcun modo ledere le quote di legittima degli eredi.
In nessun caso, quindi, Tuo marito può ledere le quote legittime dei figli.
Ti lascio un prospetto delle quote con e senza testamente che non possono essere lese:
-> successione senza testamento:
-> 1/3 al coniuge (oltre al diritto di abitazione);
-> 2/3 da dividere in parti uguali tra i figli;
-> successione con testamento:
-> 1/4 al coniuge (oltre al diritto di abitazione);
-> 2/4 da dividere in parti uguali tra i figli;
-> 1/4 disponibile (il de cuius puù lasciarlo a chi preferisce).