Sono una consultatrice del vostro sito che apprezzo e molto le vostre risposte, avrei bisogno di una consulenza in merito al mio problema: ho acquistato un abitazione nel 2004 con servitù di passaggio a favore di un condominio retrostante non intercluso. il legale dei condomini mi ha contattato per problemi legati ad un eventuale nuova servitù e in quella sede mi ha comunicato che se avessi deciso di installare un cancello avrei dovuto metterlo manualmente ( ho la documentazione scritta di questo) . dopo un anno e un furto ho iniziato le procedure di installazione del cancello provvedendo a richiedere un incontro con i condomini per parlare di questo, non mi hanno degnato di risposta. Mentre veniva montato il cancello ho ricevuto una diffida dal legale a inserire l’automazione e i campanelli a favore del condominio. il passaggio parallelo di uguale misura si trova a 10 metri da quello in questione ed è aperto ma non viene utilizzato dai condomini perchè per fare ciò passerebbero davanti alla loro porta di ingresso mentre vogliono passare solo davanti alla mia ( affermato in sede di udienza possessoria). Sono stata citata ed ho perso in primo grado, ho dimostrato l’aggravamento che mi stanno creando ma il giudice che alle prime interminabili udienze ha sempre confermato l’aggravamento da loro creatomi, ha concluso con la mia condanna alla rimozione o all’automazione a mie spese con installazione dei citofoni condominiali , dimenticavo che il civico della mia abitazione è il n.11, l’altra parte della bifamigliare porta il cv.13 e il condominio che si vede solo dal passaggio parallelo che non viene utilizzato ha il cv.15 ed è attaccato ad un altro condominio avente numero 17. chi mai cercherebbe i campanelli del 15 dove vi è il cv.11 ? abbiamo chiesto più volte che il giudice visitasse i luoghi per vederne la conformità ma niente…. il giudice durante le udienze mi ha chiesto: cos’è un autobloccante? ( riferito ad una mia affermazione!!!!). durante la lettura della sentenza ha ribadito che l’aggravamento deve essere dimostrato in sede petitoria, non è una risposta di comodo per incompetenza del giudice? sono indecisa… appello o petitoria o entrambi? attendo ansiosa un vostro consiglio grazie.
Naturalmente bisognerebbe conoscere il caso nel dettaglio, ed essere venuti anche per un sopralluogo, per poter dare una risposta precisa. Si tratta comunque, in generale, di un caso abbastanza classico. Per vedere se ci sono i presupposti per un reclamo – immagino che quello che hai perso in primo grado fosse un procedimento d’urgenza – bisognerebbe vedere per bene la documentazione che è stata versata in causa e le testimonianze o dichiarazioni che sono state acquisite.
I procedimenti d’urgenza, e i possessori che ne sono una specie, in qualche modo, sono molto delicati e vanno preparati molto bene, sia in primo che in secondo grado, altrimenti gli esiti possono essere i più imprevedibili. Stesso discorso, a questo punto, vale anche per il petitorio, che nonostante la sua autonomia è destinato in qualche modo ad essere influenzato dalle fasi d’urgenza che si sono già svolte.
Insomma, bisognerebbe vedere, a parte l’incidente possessorio-d’urgenza che si è già svolto, la situazione nel suo complesso. Non disdegnerei nemmeno di formulare proposte transattive alla controparte, anche se sicuramente adesso il momento è poco propizio è una strada da non abbandonare mai.
Una risposta su “la servitù di passaggio a favore del condominio retrostante”
ringrazio per la risposta anche se non ho ricevuto le conferme che cercavo, proposte transative sono state fatte in sede di udienza e non accettate, il giudizio del primo grado ( l'ordinanza era già stata oggetto di reclamo) non ha tenuto minimamente conto del fatto che il fondo servente non paga un euro neppure per le spese più banali figuriamoci per i consumi di un cancello automatico.
grazie comunque
tiziana .