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diritto

può inviarmi il precetto?

Buongiorno avvocato. Non so se la mia domanda può essere considerata una consulenza personale ovvero di pubblica utilità…lo deciderà lei. Mi sono separato da mia moglie nel marzo del 1999 e a settembre abbiamo chiesto congiuntamente una modifica delle condizioni, causa un suo trasferimento a Londra. Negli accordi oltre all’assegno di mantenimento per mio figlio, nato nel 1997, è stato previsto un mio diritto di visita, che dal raggungimento dell’età scolare prevedeva due w-end al mese nei mesi di non vacanza scolastica e tempi da concordarsi per gli altri mesi. Per le festività natalizie, pasquali e le vacanze estive erano previsti rispettivamente 6, 3 e 20 giorni consecutivi insieme a mio figlio. Data la distanza, si statuiva che il costo dei voli del minore fosse diviso a metà. L’assegno di 800 mila lire era rivalutabile ex ISTAT e le spese straordinarie, da concordarsi preventivamente, divise al 50%.Un anno dopo, nel 2000, la mia ex moglie, desiderosa di risposarsi subito, mi ha chiesto di sottoscrivere una “dichiarazione di adulterio”, che per la legge inglese pare faccia consentire una immediata sentenza di divorzio, che di fatto è stata da lei ottenuta. Ho lettere da lei firmate che dichiarano la necessità di tale espediente solo a tali fini, senza alcun pregiudizio per i miei rapporti e diritti verso mio figlio. Non ho mai cessato di pagare l’assegno alimentare ma per diversi periodi, non potendovi farvi fronte, l’ho sospeso, accumulando così un arretrato. La mia ex moglie non mi ha mai chiesto l’adeguamento annuale ISTAT dell’assegno. Nel 2002 mi ha chiesto, ed ottenuto, che da quel momento mi sobbarcassi io interamente i costi dei voli del figlio. Ho ricevute ed estratti conto che attestano l’ecquisto dei biglietti. Nel corso degli anni il mio diritto di visita non si è mai potuto esercitare nei modi pr evisti: mio figlio non è mai venuto due w-end al mese e nei periodi festivi mi sono sempre dovuto adeguare alle esigenze di lei e della nuova famiglia che nel frattempo si è formata, nuovo figlio compreso. Ho mail che testimoniano mie richieste da lei puntualmente disattese. Nel 2005 mi sono anch’io risposato e nel 2006 ho avuto una bimba. A giugno del 2008 ho inviato alla mia ex moglie una cifra corrispondente a 9 mensilità arretrate, ribadendole la mia volontà di onorare l’impegno. A dicembre del 2008 ho iniziato un nuovo lavoro, con uno stipendio per il momento non alto e con un contratto per il momento annuale, che sperò venga rinnovato e trasformato in contratto a tempo indeterminato. Il mese scorso, a fronte di rinnovate richieste per gli arretrati le ho risposto assicurandole nuovamente l’intenzione di onorare gli impegni e chiedendole, visto il particolare momento, solo un po’ di pazienza. Come risposta ho ottenu to una lettera da un suo avvocato italiano che mi richiede, oltre al pagamento degli arretrati, la rivalutazione ISTAT prodottasi nel tempo e la contribuzione a tutte le spese straordinarie sostenute, paventando una procedura esecutiva. La mia domanda è: tutto ciò è legalmente consentito? Gli eventi descritti sono per se stessi sufficienti a respingere le richieste (tranne quelle per l’assegno) e a paventare una modifica degli accordi a suo tempo intrapresi? Grazie mille (Carlo, via posta elettronica)

Vi prego veramente di essere sintetici. Purtroppo lettere così lunghe ci portano via tanto tempo e, svolgendo questa attività di blogger tra un imepgno lavorativo e l’altro, diventa difficile rispondere a tutte le numerose persone che scrivono.

Detto ciò, veniamo al quesito.

La procedura mi sembra corretta anche perchè solo un Giudice ha il potere di modificare gli accordi intervenuti tra le parti e da lui omologati.

In ogni caso, se la Tua ex moglie darà impulso alla procedura esecutiva potrai sempre fare opposizione per i motivi che hai spiegato qui.

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Di Antinisca Sammarchi

Avvocato tra Casalecchio di Reno (dove vivo) e Vignola. Convivo e abbiamo la fortuna di avere la compagnia di due splendide gatte europee, Triplette e Mimì.

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