Egregio avvocato, avrei bisogno di una indicazione per affrontare la situazione nel modo più conveniente (o meno oneroso) possibile. Io ed il mio compagno abbiamo intenzione di andare a vivere insieme e di comprare quindi casa. Io sono proprietaria di una casa, acquistata come prima casa e che non venderò, lui sta vendendo la sua (anche questa prima casa). Il matrimonio avverrà in un secondo momento e comunque in regime di separazione dei beni. Non credo nell’amore eterno e pare che le statistiche sui divorzi mi diano ragione, ma poichè sono previdente, ipotizzando che in futuro le nostre strade possano divergere, vorrei mettermi nella condizione di affrontare l’evenienza con il minor sacrificio possibile. Abbiamo anche due “profili di rischio creditori” differenti: io sono dipendente, lui autonomo e partecipante alle società di famiglia,non vorrei dovermela vedere con i suoi creditori… Ho vagliato tre possibili soluzioni alternative, ma credo che ce ne siano altre, di cui non sono a conoscenza: 1. partecipare in quota parte all’acquisto della casa ed evidenziarlo al momento del rogito. (Ci potrebbero essere dei problemi per la concessione del mutuo?) 2. far acquistare per intero a lui e provvedere io alla ristrutturazione ed all’arredamento, ma temo che in questo modo possa essere difficile evidenziare in modo appropriato il mio contributo, sempre nell’ottica di una quantificazione e divisione dei beni. 3. far fare tutto a lui, ma sinceramente mi sembra la meno praticabile… 🙂 Chiedo alla sua esperienza professionale quali sono le difficoltà e le problematiche che queste alternative possono presentare e come ovviare. La ringrazio e la saluto cordialmente. (Alessandra, via posta elettronica)
Premetto che per sapere le problematiche relative a queste alternative dovresTi andare da un legale per una consulenza poichè sono troppo lunghe da spiegare per poterle trattare in un blog.
Detto ciò, a mio avviso potreste dividere la proprietà dell’immobile in quote differenti, mi sembra la soluzione più rapida ed economica.
Per la questione della concessione del mutuo devi sentire direttamente dalla Banca: ci sono troppe Banca con troppe politiche differenti per poterTi rispondere.
Comunque, ripeto, la mia è solo una valutazione di massima, per avere un consiglio più adeguato dovresTi rivolgerTi ad un legale e parlare con lui anche perchè le informazioni che fornisci sono poche.