Vorrei sapere se un condominio può opporsi o no che un proprietario venda la sua abitazione a una famiglia che intenda dividere all’interno della stessa la proprietà in due appartamenti, senza modificare le strutture ad uso comune lasciando uno stesso ingresso sulle scale, e un doppio ingresso successivo interno, con una semplice assemblea e senza l’unanimità delle approvazioni di tutti i condomini. Lo statuto iniziale e il regolamento del condominio non trattano al momento tale richiesta.
Quanto alla vendita non credo il condominio si possa opporre. Infatti il venditore presumo che venda l’appartamento nello stato in cui è, e quindi scevro da irregolarità. Successivamente la palla passerà eventualmente tra il condominio ed il successivo proprietario. Qui bisognerà vedere, in primis, se il nuovo proprietario avrà la concessione per farlo da parte del comune in quanto si parla se ben ho capito di modifiche strutturali consistenti, anche se all’interno di un’unico cespite e quindi senza il variare della volumetria. Successivamente non credo che il condominio possa fare molto, se non prenderne atto. Infatti per il frazionamento dell’unità immobiliare non è assolutamente necessario il suo consenso, soprattutto se non ci sono interventi esterni.
Una risposta su “Il frazionamento dell’unità immobiliare in condominio”
Il "non credo che il condominio possa fare molto" su quale principio si basa?
Lo sà che la creazione di una nuova unità immobilare (in più rispetto al momento in cui gli altri sono venuti in possesso dei loro immobili) costituisce un deprezzamento degli altri immobili, costituisce un aumento di servitù — che con +1 utenze non è un uso più intenso della cosa comune. Inoltre l'introduzione di un'ulteriore testa modifica il rapporto originario per stabilre le maggioranza assembleari?