Vorrei saper se dovendo concedere una servitù di passaggio pedonale e carraio coattiva su un terreno ad uso industriale, sul quale insiste un fabbricato in stato di abbandono e mai ultimato, il Giudice deve per forza rispettare la larghezza di mt. 12 richiesta dai proprietari del fondo dominante motivata dal fatto che dovrebbero transitare anche con dei trasporti eccezionali o può concedere anche larghezze inferiori, visto che questo passaggio va ad immettersi su una strada comunale con due corsie di marcia larghe 8 mt. ciascuna nelle due opposte direzioni, divise da isole spartitraffico e che oltretutto la concessione dei 12 metri andrebbe a penalizzare eccessivamente il fondo dominante sul quale invece insiste già da parecchi anni una attività produttiva?
E’ impossibile prevedere cosa esattamente deciderà il giudice, naturalmente l’unica cosa che può farsi è svolgere le migliori considerazioni, in sede di difesa tecnica, a favore della tesi che si vuole sostenere, che mi pare essere quella contraria alla concessione di una servitù che comporti, in potenza, la realizzazione di una strada larga 12 metri. Poi la decisione dipenderà molto dal libero apprezzamento del giudice relativamente al caso concreto, che però spetta alle parti illustrare nella maniera più precisa possibile, evidenziando appunto che, ad esempio, non ha senso prevedere una strada di 12 metri per il passaggio di mezzi eccezionali quando la strada pubblica di collegamento è comunque di dimensioni inferiori.
Per quanto riguarda la penalizzazione eccessiva del fondo dominante, comunque, questa è una valutazione che spetta ai proprietari dello stesso, cioè a coloro che hanno chiesto la costituzione della servitù, quindi questo non credo che possa essere usato come argomento da coloro che tale servitù andranno a subire.