Sono una guardia particolare giurata in infortunio in itinere regolarmente riconosciuto dall inail dal 24/01/09 dopo aver effettuato varie visite sia fisiatriche che ortopediche ,sia in centri privati che in strutture pubbliche(ASL). Dopo una risonanza magnetica che ha evidenziato una tendinopatia del sovraspinato, il fisiatra dell Asl mi ha prescritto dei cicli di FKT,con un eventuale ricorso all intervento chirurgico. Il medico dell inail(ortopedico)dopo aver avallato il piano del fisiatra ,ha stabilito che dopo 3 cicli di FKT;io medesimo ho ottenuto migliorie ,pertanto non guarito dalla diagnosi riscontratami. Lo stesso medico inail il 5/06/09 mi confermerà la chiusura della pratica infortunistica senza essere guarito. La mia domanda è la seguente: puo’ chiudermi la pratica dopo solo 3 cicli di terapia? Senza che io medesimo abbia riscontrato un beneficio relativo delle terapie stesse? Visto che il giorno 5/06/09 dovro’ effettuare visite di controllo come mi devo comporatare se lo stesso mi vorrà chiudere la pratica?
Vi prego di rispondermi cortesemente prima di tale data per sapere quale comportamento adottare. In attesa di un vostro gradito riscontro,vogliate gradire cordiali saluti.
Innanzitutto mi scuso per il ritardo, ma purtroppo le domande che ci fate sono tante e non sempre è possibile rispondere subito, soprattutto quando, come noi, si risponde a chiunque ne faccia richiesta.
La chiusura dell’infortunio avviene quando è possibile valutarne l’entità fisica ed economica e l’infortunato viene liquidato. A stabilire tale entità non può essere che un medico e non certo l’INAIL stessa che deve necessariamente seguire le indicazioni di chi L’ha visitata.
Se il medico ha verificato che Lei ha subito una tendinopatia del sovraspinato e che guarirà presumibilmente con tre sedute questo non significa che l’INAIL abbia il diritto di chiudere la pratica laddove Lei non sia effettivamente guarito.
Di solito, però, esistono tabelle di riferimento che predeterminano il “valore” di ciasuna tipologia di infortunio e potrebbe essere successo che l’INAIL le abbia semplicemente applicate alla lettera facendo corrispondere al Suo infortunio il valore in esse scritto.
E’ evidente, però, che se la visita di controllo dovesse avere rilevato il persistere della patologia o addirittura un suo aggravamento, Lei avrà diritto a chiedere quanto Le spetta, potendo anche fare causa all’istituzione.
Una risposta su “Infortunio in itinere non valutato equamente dall’INAIL”
Mi scuso per il ritardo della risposta.
Devo confermare che il medico (ortopedico) dell'Inail come accennato in precedenza dallo stesso, mi ha chiuso l'infortunuio il 29/6/2009.
In sede di visita medica confermava che stavo per ultimare un ciclo di terapia FKT e che non ero assolutamente guarito, non potevo riprendere la mia professione di guardia giurata, inoltre mi sarei recato subito dopo dal medico di base per proseguire l'infortunio onde poter svolgere altri cicli di FKT e ulteriori esami strumentali (come ho regolarmente svolto) e che mi sarei rivolto ad un patronato o studio legale per tutelare i miei interessi.
In tutta risposta mi sentivo dire che l'Inail non mi avrebbe riconosciuto la temporanea dalla chiusura del 29/6/2009 a oggi.
Infatti giorni fa ho ricevuto una R/R dall'Inps (unità di processo a sostegno del reddito) dove si fa esplicita richiesta di fornire documentazione strumentale dal periodo della chiusura ad oggi.
Questa documentazione devo portarla all'Inps o occorre una perizia medico legale per essere riconosciuta come Inail?
Come mi devo comportare se malauguratamente l'Inps mi riconoscesse dal 29/6/2009 malattia con un danno economico rilevante?
P.S. Per quanto concerne i postumi invalidanti, in sede medico-legale, l'INAIL mi ha riconosciuto 1 (uno) punto di invalidità.
Per poter ottenere una giusta valutazione del danno devo fare ricorso?
In attesa di una Sua gentile risposta La saluto cordialmente.
STEA FRANCESCO