Mi è stata notificata disdetta di locazione dall’avvocato del locatore nei termini previsti, per scadenza naturale del contratto registrato a mio nome. Il quesito: Ma se esiste un contratto a nome di mia moglie con il relativo modello di consegna chiavi e denunzia per cessione fabbricato alla polizia locale. Contratto stipulato a dicembre 1997 non registrato e mai disdettato. Con la richiesta di allegato a parte di una mia certificazione con tutti i dati anagrafici miei e dei nostri figli conviventi. Perchè inviare la fine locazione a mio nome di un presunto contratto registrato? Forse il locatore ha voluto, successivamente, mettersi in regola fiscalmente? confezionandosi un nuovo contratto ? Tengo a precisare che il pigione con vari metodi (prima a mano, poi con vaglia postale, attualmente con bonifico è sempre stato redatto e firmato da mia moglie. Ad una attenta verifica le ricevute dei pagamenti effettuati a mano sono sia a nome mio che di mia moglie. Vi chiedo con questi elementi in che modo posso oppormi ad una eventuale azione di sfratto se si basa su di un contratto successivamente registrato a mio nome? Il contratto stipulato da mia moglie mai disdettato e sicuramente mai registrato è sempre valido? Ringrazio anticipatamente per la riposta ed il tempo concessomi.
Probabilmente il locatore ha voluto dare regolare disdetta nei termini per evitare il rischio di considerare il contratto tacitamente rinnovato.
Può essere che la disdetta sia arrivata a Lei perchè il locatore La ha considerata “capo-famiglia” e ha voluto che fosse Lei ad essere avvisato.
Un contratto non registrato è efficace e valido comunque nel senso che quella che conta è la volontà delle parti. La registrazione vale solo a fini fiscali. Non basta certo una disdetta per regolarizzare il contratto. Occorre che le parti si rechino all’Agenzia delle Entrate, afcciano presente la situazione e registrino un nuovo contratto pagando la penale.
Non capisco il discorso dello sfratto se il contratto sta scadendo naturalmente.