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se il vicino accumula legna presso il confine

Sono propietaria di un terreno con villa , un mio vicino lungo la sua recinzione propio a ridosso del mio ingresso ha ricavato una sorta di intercapedine a ferro di cavallo che rientra nel suo terreno. Specifico che questa rientranza è stata effettuata ancora prima che io acquistassi la terra.comunque il problema non è la rientranza ma il fatto che in questa lui abbia poggiato cumuli di legname di ogni tipo. Mi sono rivolta ai vigili poichè è veramente orribile avere vicino al propio ingresso uno spettacolo così indecoroso ma mi hanno risposto che visto che non è materiale edile non si può dire che siano rifiuti. Ho provato a ragionare col vicino ma non vuole sentire ragioni . IL fatto è che so per certo che la sua abitazione confinante con la mia è in parte abusiva ed inoltre si è appropriato di porzioni di terreno che sono di mia propietà , cosa mi consigliate di fare visto che non vuole rimuovere quel legname?  Lui accede a questo ferro di cavallo tramite un cancelletto e quindi non gli importa di arrecare un danno alla strada ( di mia propietà ) e al mio ingresso, tanto il suo è da un altra parte! Sono tentata di citarlo in giudizio per abuso edilizio e per l’appropiazione della terra, posso richiedere al comune la documentazione edilizia in qualità di confinante ? Quale legge devo nominare nella richiesta? Cosa mi consigliate di fare per risolvere questo problema , dovrei praticamente dirgli ” o togli la legna o ti denuncio per questo e quest’altro” ? cosa mi consigliate di fare?

C’è molta carne al fuoco e probabilmente la prima cosa da fase sarebbe un atto di diffida, da inviare tramite un proprio legale di fiducia, in cui si fanno presente le varie questioni sul tappeto, tra cui la rimozione della legna, la invasione del terreno altrui (in questo caso la diffida è anche utile per impedire il verificarsi di eventuali usucapioni), la irregolarità urbanistica del fabbricato, chiedendone la sistemazione, sotto pena, in difetto, di azione giudiziario e/o esposto all’Ufficio tecnico del Comune di competenza.

Dopodichè si può ragione in base a quelle che saranno le reazioni del vicino. Naturalmente, se non dovessero essere collaborative, si può agire in giudizio. Per il problema della legna, penserei ad un ricorso d’urgenza per atti di emulazione o violazione delle distanze legale o altro, anche se bisognerebbe vedere ed esaminare nel dettaglio il caso concreto per capire quale può essere l’inquadramento migliore.


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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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