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la questione di una condomina che vuole interessare anche gli altri

Sono proprietario dal 2005 di una casa unifamigliare facente parte di un piccolo complesso di 6 abitazioni. Tutte e 6 le abitazioni sono state acquistate su carta e poi edificate. in comune abbiamo solamente la strada privata dei quali siamo tutti proprietari, sotto la rampa per l’accesso al box di una delle case a valle è stato creato un passaggio per le acque piovane della suddetta strada che sfocia poi in un terreno a valle, tale passaggio è stato creato posizionando una griglia di raccolta all’esterno del cancello (quindi sulla parte comune) ed un tombino d’ispezione all’interno della proprietà. La proprietaria di detta abitazione ha lamentato numerosi allagamenti in caso di forti piogge, il costruttore è intervenuto apportando delle modifiche strutturali e sembra che il problema dell’allagamento sia stato risolto, Tali lavori però hanno lasciato delle tracce evidenti: l’asfalto rimosso è stato sostituito con del cemento colorato di nero ed in più la griglia es terna che era stata demolita non è stata più ripristinata. Il costruttore sollecitato più volte, si rifiuta di intervenire lamentando un insoluto da parte della suddetta proprietaria la quale si è rivolta a noi altri intimandoci ad intraprendere un’azione comune nei confronti del costruttore, minacciandoci di intervenire per vie legali nei nostri confronti in quanto proprietari e beneficiari di questa servitù per il passaggio delle acque. La servitù però non è esplicitata in nessun rogito. Domanda: Siamo noi coinvolti in questa problematica che sembra avere più caratteristiche di tipo privato tra il costruttore e la proprietaria? se si, dove inizia e dove finisce il ns coinvolgimento?

Per conoscere effettivamente come stanno le cose bisognerebbe esaminare con attenzione i vari titoli di acquisto e le modalità, anche documentali, con cui è stata urbanizzata l’intera area. Allo stato, sembra una questione limitata ai rapporti tra quella proprietaria e il costruttore, in mancanza di altri elementi in senso contrario. Suggerirei di mandare una diffida a tale proprietaria a nome di tutti gli altri soggetti coinvolti a sistemare la situazione, indicando che la stessa è a carico suo e non degli altri condomini, anche in via “esplorativa”.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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