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Eredità e quote di legittima

Salve, il mio e un caso un particolare, nel mese di Marzo 2004 viene a mancare mio fratello, lasciando 2 eredi uno dei quali minorenne, a gennaio 2008 viene a mancare mia madre la quale ha lasciato testamento. Alla lettura del testamento scopro che nel mese di Giugno 2004 mia madre e mia sorella si sono recate dal notaio ed anno fatto una donazione a favore di mia sorella di tutta la quota spettante a mia madre pari ad 8/12° dell’appartamento di propietà di tutti gli eredi, in quanto già in successione da parte di mio padre deceduto nel 1993 nel testamento a noi rimanenti eredi a lasciato praticamente delle bricciole in confronto a nostra sorella, la quale rientra anche lei in successione non avendo testamentato tutti i beni ma solo in parte. Chiedo viste le controversie che ci sono se e possibile annullare l’atto di donazione ed il testamento in modo da rimettere tutti a pari livello. Allego copia di atto di donazione. DISTINTI SALUTI

Disporre attraverso un testamento del proprio patrimonio in favore di persone che non rientrano nella quota di legittima, vale a dire che non sono nei confronti del defunto in quel rapporto di parentela per cui, secondo la legge, avrebbero diritto ad ereditare parte del patrimonio del de cuiuis (coniuge, figli…), è perfettamente legittimo.

Tuttavia è altrettanto vero che la disposizione testamentaria non può intaccare questa quota di legittima. Nel caso da Lei esposto la mamma dispone del proprio patrimonio in favore della figlia e fin qui nessun problema. Si tratta di vedere se questa quota superi o meno la parte di patrimonio di cui Sua madre poteva disporre al di fuori della legittima.

Cerco di spiegarmi meglio. Diciamo che la mamma abbia come eredi soltanto due figli, chiamati per semplicità espositiva A e B. Se la mamma non fa testamento, A e B ricevono il 50% a testa del patrimonio.

Se, invece, la mamma vuole fare testamento ha a disposizione solo 1/3 del patrimonio; i 2/3 restanti dovranno andare ad A e B in parti uguali. Questo significa che la mamma possiede 9, 3 andranno ad A, 3 andranno a B e dei residui 3 potrà farne ciò che vorrà. Questo significa che potrebbe anche decidere di lasciare i 3 ad A in modo da avere questa situazione: A=6; B=3. B non potrà opporsi in quanto la sua quota di legittima è stata rispettata.

Si tratta quindi di verificare se le “briciole” di cui parla sono inferiori alle quote stabilite dalla legge. In caso negativo il testamento è senz’altro impugnabile.

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Di Emanuele Roli

Sono nato nel 1975, vivo a Casalecchio di Reno (BO) e collaboro con lo studio Solignani dal 2005

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