sono divorziato dal novembre 2008 ho avuto la sentenza di divorzio in tribunale.all’epoca avevo appena aperto l’attivita’ di artigiano edile e il giudice ha stabilito che dovevo dare in base ai redditi unico la somma di 600 € al mese per i soli miei 3 figli affidati alla madre, che lavora in nero facendo le pulizie ed in piu’ ha un sussidio dal comune del paese oltre che avere pacchi di mangiare di beneficenza dalla caritas, e anche la casa dove abitavamo che è pero’ proprieta’ dei miei genitori è stata affidata a lei senza nessun canone di affitto.Dal mese di maggio ho dovuto chiudere l’attivita’ per mancanza di lavoro e tuttora sono disoccupato in cerca di lavoro..i miei genitori abitano al piano sotto la villetta in cui abitano i miei figli con la loro madre,e quando sono a casa da scuola soggiornano e mangiano e si lavano sempre giu’ da loro..in pratica li tengono sempre loro mentre la madre se ne infischia e pensa solo per se stessa.o ggi ho fatto un colloquio di lavoro e forse mi prendono in prova per un mese a contratto part time per un mensile di circa 450€.tenuto conto che vivo in affitto con la mia attuale convivente con i suoi 3 figli avuti da il suo precedente matrimonio separata legalmente, di cui una di loro lavora ma contribuisce solo minimamente alle spese di casa. posso fare una scrittura privata con la madre dei miei figli scrivendo una modifica della sentenza di divorzio e poi farla registrare da qualche parte oppure devo rifare una sentenza in tribunale? posso richiedere il patrocinio gratuito?se sì, conta anche lo stipendio della figlia della mia convivente (siamo tutti nello stato di famiglia insieme)o solo cio’ che prendo io attualmente senza considerare il 2008? saluto cordialmente e attendo ansiosamente una vostra risposta.
Le condizioni (in particolare quelle economiche) stabilite nella sentenza di divorzio sono sicuramente modificabili. Si tratta di un’eccezione rispetto alle altre sentenze passate in giudicato la cui ragione è molto logica. Le entrate economiche di una persona sono spesso soggette a variazioni; possono aumentare o diminuire, si puo’ perdere il lavoro, si puo’ fare carriere ecc…
La legge prevede dunque che il coniuge divorziato che, ad esempio come nel Suo caso, si trova a vivere una situazione economica difficile possa senz’altro rivolgersi al giudice per ottenere una modifica delle condizioni del divorzio.
Ovviamente non è così facile, nel senso che non basta dimostrare che oggi si guadagna meno di ieri. Tanto per fare un esempio, Tizio, divorziato, perde il lavoro e chiede che l’assegno di mantenimento da versare all’ex moglie venga dimezzato. Il giudice viene a sapere che Tizio ha comunque un patrimonio molto ricco. Ne consegue che il giudice non consente la modifica delle condizioni.
Il primo consiglio è di rivolgersi subito a un legale, ricordandoLe che il nostro studio opera in tutta Italia.
Il secondo è di verificare se il Suo reddito unito a quello di qualunque membro della Sua famiglia risultante nel Suo stato di famiglia non superi la soglia massima prevista per ottenere l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.