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Immissioni di fumo su fondo altrui

vorrei sapere se il proprietario di una villa indipendente, posta al piano inferiore alla mia, che ha il comignolo del forno ad altezza del balcone della mia camera da letto e praticamente attaccato all’area pavimentata dove ho il tavolo con le sedie da giardino possa essere contattato per la cessazione delle immissioni di fumo, anche se mio marito e la sua famiglia hanno sopportato per oltre venti anni per buoni rapporti di vicinato.

La normativa in materia di immissioni è costituita dall’art. 844 cod. civ. Il legislatore da una parte per tutelare chi subisce gli effetti dannosi originati dalle immissioni e, dall’altra parte, per non impedire in ogni caso l’attività di chi dà origine ad esse, ha stabilito una regola di compromesso e così ha vietato le immissioni soltanto quando superano il livello della cosiddetta “normale tollerabilità”. L’art. 844 cod. civ., infatti, dispone che “il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo, calore, rumori, scuotimenti e simili propagazioni provenienti dal fondo del vicino se queste non superano la normale tollerabilità”.

Viene, invece, lasciata alla valutazione dell’autorità giudiziaria l’opportunità di tenere conto anche del fatto che un particolare uso avveniva già prima che il soggetto leso si lamentasse delle immissioni.

In conclusione, qualora il vicino non cessi e/o moderi le attività moleste dietro un tuo semplice invito, sarai costretto a ricorrere alle vie legali, per l’accertamento dell’intollerabilità delle immissioni moleste sul tuo fondo e per richiedere la cessazione delle stesse.

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