Nel 2004 ho fatto un incidente, una ragazza mi è uscita da uno stop con tanto di specchietto…. la ragazza voleva avere ragione a tutti i costi e ho messo l’avvocato dell’assicurazione datomi dall’ARAG… sfortuna vuole che mi sono ritrovata scoperta di assicurazione, l’assicurazione partiva da mezzanotte… comunque sono stata ugualmente pagata dalla controparte.. io ovviamente ho accettato quello che mi hanno dato anche se il danno era maggiore. Dopo un pò di tempo mi è arrivata una lettera dal fondo delle strade, con cui la controparte mi chiedeva dei soldi circa € 1.500,00… io non sapendo cosa fare.. ho portato tutto all’Avvocato dell’assicurazione. L’avvocato mi ha chiesto dei soldi per poter aprire la pratica,(senza avermi fatto fattura o ricevuta) e in teoria doveva sistemare tutto lei.. perchè dopo tutto avevo piena ragione. Quest’anno a Giugno, mi sono ritrovata con un atto di 6.500 € circa da pagare all’avvocato senza sapere in questi anni come fossero andate le cose e come fosse proceduta la causa.. senza essermi mai difesa e senza essere mai stata citata in nessuna udienza.. so solo a parole che sono le sue aspettative… cè stata un udienza contro di me dall’avvocato che mi chiedeva questi soldi.. io non ho mai saputo niente di questa udienza, non avendo mai ricevuto nessun avviso, l’avvocato dice che mi è stato spedito al vecchio domicilio. A Giugno 2009 mi sono ritrovata con l’atto per il pignoramento del quinto dello stipendio ( ricevuto sul posto di lavoro, datomi davanti a tutti, e l’avvocato quando gli ho detto che la privacy non esisteva e che esisteva il mio domicilio, mi ha risposto che non aveva voglia di portarmelo fino al domicilio ) l’udienza era fissata a Luglio e poi spostata al 21 Settembre 2009 in cui per motivi di Salute non ho potuto andare.. con tanto di certificato medico e delega portata da mia madre (di cui conosceva benissimo e i primi acconti di € 500 glie li aveva dati lei all’avocato, perchè io nel 2004 non lavoravo ), al momento dell’udienza l’avvocato non la voluta dentro ad assistere all’udienza e mi sono ritrovata con la conferma del Pignoramento del quinto. Ho cercato di chiamare il Giudice di pace che ha fatto l’udienza per sapere qualcosa di più a proposito , ma mi sono ritrovata con un buco nell’acqua perchè le segretarie del tribunale mi hanno detto che non era possibile parlargli, e mi hanno detto che l’unica cosa da fare e una Querela Penale all’avvocato. Secondo voi è giusto che mi ritrovo 6.500 € da pagare e con il quinto dello stipendio pignorato senza sapere per cosa devo pagare tutti quei soldi? Senza aver mai visto e sentito niente della causa? (non so neanche come è andata a finire…) Come posso comportarmi? Posso farle una querela penale?
Per quanto riguarda il primo procedimeto, devi chiedere la restituzione del tuo fascicolo dall’avvocato, se non te lo da, puoi rivolgerti al consiglio dell’ordine degli avvocati del tuo foro. Per quanto riguarda il valore della parcella e una valutazione sull’attività svolta dall’avvocato, ti conviene rivolgerti ad un altro avvocato, fare una semplice consulenza, in modo che atti alla mano lui ti possa dire se hai ragione o meno e se ci sono margini per una tua eventuale azione legale contro il primo avvocato.
In ogni caso ti ricordo che se nell’anno precedente a quello in corso, ovvero nell’anno 2008, non hai avuto un reddito superiore ai 10.628,16 euro, puoi avvalerti in causa di un avvocato, iscritto nelle apposite liste, scelto da te , ma pagato interamente dallo Stato Italiano. Tale istituto è quello del Patrocinio gratuito a spese dello Stato.
Una risposta su “Quando il comportamento del proprio avvocato lascia perplessi”
Lei ha ragione bisogna andare da legali onesti!
Di sicuro vanno pagati profumatamente gli avvocati con grandi cervelli come lo ha
Di Dato D Aquino Silvia .