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chi deve pagare le spese di riparazione del prodotto in garanzia?

Salve, sono un venditore di prodotti informatici, pc notebook ecc. volevo porre una domanda: se entro il periodo di garanzia un cliente mi porta indietro un componente, tipo hard disk o scheda madre, rotto, non funzionante (quindi non rientrante nei prodotti non conformi ai requisiti) io devo rispedirlo logicamente alla casa madre, il problema è questo: il cliente deve pagare le spese di spedizione o le devo pagare io come venditore? E’ un quesito annoso, io non voglio rimetterci e neanche voglio che ci rimetta il cliente, vorrei solo comprendere cosa dice la legge. Se foste così gentili da citarmi un testo di legge, un capoverso che descrivi chiaramente il dafarsi, coì da esibirlo al cliente, in caso debba pagare lui.

Si applica l’art. 130, comma 2°, del codice del consumo (decreto legislativo del 6 ottobre 2005 n. 206), secondo cui “in caso di difetto di conformita’, il consumatore ha diritto al ripristino, senza spese, della conformita’ del bene mediante riparazione o sostituzione“.

La legge quindi è molto chiara: il consumatore non deve pagare le spese di spedizione.

Detto questo, rimane il problema del rivenditore, che non è giusto sopporti una spesa dovuta ad un problema hardware, di cui pertanto è “colpevole” il fabbricante. Il rivenditore può forse avvalersi, anche per le spese, dell’art. 131 che prevede il suo diritto di regresso nei confronti del distributore, sancendo appunto che “il venditore finale, quando e’ responsabile nei confronti del consumatore a causa di un difetto di conformita’ imputabile ad un’azione o ad un’omissione del produttore, di un precedente venditore della medesima catena contrattuale distributiva o di qualsiasi altro intermediario, ha diritto di regresso, salvo patto contrario o rinuncia, nei confronti del soggetto o dei soggetti responsabili facenti parte della suddetta catena distributiva”.

Naturalmente, diventa molto difficile esercitare un’azione di regresso solo per qualche spesa postale di modico importo.  Sarebbe pertanto preferibile per i rivenditori negoziare questi aspetti nei contratti di collaborazione che fanno, all’inizio, con i distributori dei prodotti.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

20 risposte su “chi deve pagare le spese di riparazione del prodotto in garanzia?”

Salve, ho avuto un guasto sulla mia e-bike quando ero in vacanza e mi sono rivolto ad un rivenditore in loco per lo stesso Marchio ma diverso dal venditore iniziale. Il ricambio mi è stato dato in garanzia ma trasporto e manodopera mi sono stati addebitati perché così stabilisce la casa madre per interventi in garanzia presso rivenditore diverso. Regolare?
Grazie
Geremia

Salve, meno di sei mesi, marca Orbea (Spagna) il guasto è stato riconosciuto difetto di fabbricazione senza alcuna contestazione ma il rivenditore non era il venditore iniziale che era distante da casa. In questo casa la Orbea italia dice che devo pagare la manodopera mentre se mi fossi rivolto al mio venditore iniziale sarebbe stata totalmente gratuita.
Mille grazie.
Geremia
Riporto testo risposta Orbea Italia :
Gentile Cliente,
l’assistenza in garanzia in forma gratuita deve essere data in primis dal venditore; lo smontaggio e rimontaggio del telaio per la spedizione in Spagna è a carico del venditore; tutti i nostri punti vendita sono autorizzati ad aprire pratiche di reclamo anche su bici da loro non vendute ma sarà legittima l’eventuale richiesta di un rimborso spese per la manodopera delle operazioni sopra descritte.
Cordialmente
ITALIA CUSTOMER SERVICE.

Se meno di sei mesi, dovrebbe valere la garanzia legale, loro credo ti stiano parlando di quella convenzionale. A parte questo, però, potrebbe convenire approfondire solo se si trattasse di una somma di una certa importanza o se tu avessi una polizza di tutela legale, altrimenti rischi di spendere in assistenza legale più di quel che potresti verosimilmente ricavare…

Ciao a tutti, vi racconto la mia:
ho portato una custodia subacquea al negozio dove l’ho comprata in guanto entrava acqua. Al ritiro della custodia sostituita, il negozio mi ha chiesto 20euro, non per la spedizione ma per coprire (loro parole) le spese legate al servizio ovvero telefonate e stipendio della persona che si occupa delle spedizione…è questa una cosa legale?
grazie in anticipo.

Luigi

Sarebbe così gentile da fornirmi la legge che dice che tale richiesta di 20 euro non è legale ?

Grazie mille

Buonasera, volevo sottoporre alla vostra attenzione il mio problema: il 27/02/2012 ho acquistato un materasso matrimoniale Eminflex tramite televendita, a gennaio di quest’anno ho riscontrato il presentarsi di una protuberanza lungo il lato dx del materasso stesso. Ho contattato l’azienda e seguito il loro iter di garanzia (invio modulo mezzo raccomandata, invio foto tramite mail). Successivamente sono stato contattato dall’azienda e mi hanno confermato che la mia pratica è stata accolta con esito positivo. Il problema è che mi hanno chiesto di pagare 69 euro per il reso del materasso difettoso. Ho spiegato loro che poichè non sono passati ancora due anni dall’acquisto vige la garanzia legale che prevede la sostituzione gratuità del materasso, ma loro mi hanno detto che la loro prassi è quella di far pagare le spese di spedizione (nel manuale di garanzia che mi è stato consegnato non vi è alcun riferimento a riguardo!) e che al massimo gli posso inviare un riferimento della legge che prevede la gratuità della sostituzione e che l’avrebbero sottoposto all’ufficio legale.
A questo punto non mi resta che chiedere il vostro aiuto a riguardo ringraziandovi anticipatamente.

salve,
circa 8 mesi fa ho acquistato dalla eminflex un materassso,
la settimana scorsa li ho contattati perche il materasso presenta un difetto
mi hanno risposto che per sostituirmelo devo pagare un contributo per la spedizione di € 68.00 da premettere che e’ in garanzia per 20 anni,secondo voi devo pagare?

Ringrazio per la risposta, ho chiesto chiarimenti al rivenditore:
il disco da cambiare è su un macbook pro e dice che ci vogliono 2/3 ore per la sostituzione, quindi loro fanno pagare solo 1 ora… quindi per 1 ora non mi conviene neanche star li a contestare.

Io ho un macbook e ho cambiato diverse volte il disco, a volte per upgrade a volte per rottura e ci vogliono 10 minuti… L'unico problema è che ci vuole un set di cacciaviti tipo torx, ma in qualsiasi ferramente penso che si possa acquistare per 10/15 euro.

Poi non so che modello esatto sia il tuo, forse è diverso dal mio. Io ho un macbook late 2008 unibody, quello che pochi mesi dopo sarebbe diventato macbook pro da 13 pollici… Che quindi presumo sia uguale al mio, ma non lo so per certo.

Al massimo prova a vedere su youtube se trovi qualche video di istruzione, per la roba della apple di solito si trovano sempre. Poi se vedi che è proprio complicato, portalo dal rivenditore.

Per favore qualcuno sa dirmi qualcosa a riguardo?
Mi hanno sostituito il disco del computer e ho pagato sia il disco che la mano d'opera per il montaggio dato che non era in garanzia.
Sono passati 2 mesi e il disco si è guastato, il rivenditore dice che è in garanzia ma che devo pagare le ore per il montaggio del nuovo disco… la legge però dice che non devo sostenere spese!
cosa dovrei fare in questo caso?

Infatti le spese non sarebbero a tuo carico. Dal lato pratico, però, purtroppo è il solito problema: se non hai una assicurazione di tutela giudiziaria o hai diritto al patrocinio a spese dello Stato diventa sconveniente fare una questione su una materia come questa, perchè ti costa di più il legale che le spese di riparazione. Come nota a margine, c'è da dire che la sostituzione di un disco fisso, se non parliamo di computer particolari come il mac mini o pc small form factor, è una cosa che si fa in cinque minuti, io personalmente ho cambiato dozzine di dischi ai miei computer, facendomi sempre e solo sostituire il pezzo. In un caso, invece, in cui si era danneggiata la scheda madre me la sono fatta cambiare dal rivenditore e ho preteso che fosse gratis anche la manodopera (ma ho dovuto piantare la questione, seguito dalla mia compagnia di tutela giudiziaria, altrimenti mi avrebbe fatto pagare).

La tutela giudiziaria costa pochissimo (ce n'è anche una da 38,50€ all'anno che è perfetta per questo genere di cose) non averla è davvero un peccato.

In bocca al lupo.

Salve, dopo aver lettoquest utilissimo articolo mi rorge un dubbio.
io sono importatore di elettrodomestici dall' Austria e vendo a aziende che a loro volta rivendono a privati.
Ora la domanda è questa, che gnere di accordi è possibile fare con i miei rivenditori?
come da voi anticipato un processo a "cascata" come sarebbe descritto nel codice del consumo diventa difficile da applicare poichè se il mio rivenditore mi addebita le spese di spedizione sue a me e del cliente a lui io poi dovrei a mia volta addbitarequeste spese piu le mie alla casa costruttrice in Austria ma la vedo dura farmi rimborsare da una ditta estera.
Grazie

Sì è difficile, ma purtroppo questo è lo "stato dell'arte" del diritto sulla questione, quindi in teoria dovrebbe funzionare così. A te naturalmente vedere come ci si può organizzare con distributori stranieri.

Veramente io avevo specificato il caso di prodotto con guasti voi mi avete risposto per prodotti non conformi, credo ci sia diefferenza, un prodotto non conforme è quando non risponde ai requisiti reclamizzati, un prodotto guasto è una cosa differente…. comunque sia grazie della risposta.

In realtà non è proprio così come dici tu.

Un prodotto che non risponde ai requisiti reclamizzati ricade nell'ambito della tradizionale garanzia delle qualità promesse, prevista dal codice civile (su cui puoi trovare numerosi riferimenti nel nostro blog), che è un'ulteriore forma di garanzia.

La garanzia per i difetti di conformità comprende, nonostante il nome, anche i guasti, purchè siano riconducibili ad un difetto originario dell'hardware. In materia opera una presunzione, posta dall'art. 132, comma 3°, del codice del consumo, secondo cui tutti i guasti che si verificano entro i sei mesi dalla consegna del prodotto si presumono dovuti ad un problema originario dell'hardware e non dovuti all'uso che se ne è fatto.

In tutti questi casi, opera la garanzia contro i difetti di conformità.

In tutti gli altri guasti, opera la garanzia di buon funzionamento, che è la garanzia cui si pensa di solito ma che in realtà è solo uno dei tanti tipi che ha a disposizione il consumatore. In questi casi, per vedere chi deve pagare le spese postali bisogna guardare alle condizioni di garanzia, che di solito prevedono che siano a carico del consumatore.

Può essere non facile nella pratica distinguere tra guasti dovuti ad un problema originario dell'hardware e guasti che si verificano solo per effetto dell'uso, in un prodotto hardware che originariamente non aveva problemi. La presunzione di cui sopra può aiutare molto, per cui direi che se il guasto si verifica nei sei mesi al consumatore dovrebbero sempre essere riconosciute le spese postali, se si verifica in seguito la cosa può essere discutibile.

Nel blog comunque ci sono svariati articoli sul tema delle garanzie, ti invito a leggerli, individuandoli tramite il nostro motore interno http://cerca.solignani.it, ti schiarirari molto le idee (o, al contrario, te le confonderai ancora di più…).

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