Mio marito mi ha regalato per natale, un robot da cucina,multifunzione,impastatrice ecc. Purtroppo,essendo un oggetto per me inutile ho preferito riportarlo indietro dove l’ha acquistato.Ho chiesto al commerciante se posso avere indietro il denaro(la scatola è sigilatto,mai aperta con il scontrino in mano), e lui mi risponde no ma che mi può solo dare uno buono del valore di quanto mio marito ha speso,da spendere in quel negozio entro 6 mesi. A me nn interessa comprare nulla in quel negozio,ho più bisogno del denaro,e ho spiegato i miei motivi.Lui ha insistito, dicendo che nn era possibile e che può solo dare(per me inutile)uno questo buono.E’ vero questo?Io non ho diritto di riavere i soldi in contanti indietro?
In questo caso il rivenditore non ha tutti i torti. Infatti dal punto di vista civilistico il contratto di compravendita si è perfezionato, concluso e salvo una responsabilità del rivenditore per eventuali vizi del bene, lui non è obbligato a rinunciare al suo lecito guadagno. Diverso sarebbe se, ad esempio, il rivenditore applicasse come fanno ad esempio alcuni centri commerciali per politica il diritto di rendere il bene e riottenere quanto pagato per l’aquisto dello stesso entro un numero determinato di giorni non puoi fare nulla. Ma questo non mi sembra il caso. Inoltre da quanto dici lui ti viene comunque incontro con un buono spendibile in 6 mesi, la cui cosa non è da sottovalutare visto che in linea di principio non sarebbe tenuto neanche a questo. In conclusione, quando si compra un bene, si conclude un contratto è come tale, va concluso solo se, si è certi di volerlo fare.