Sono figlia di genitori divorziati e per anni ho percepito un assegno di mantenimento davvero ridicolo. Pur se affidata a mia madre, ho sempre vissuto con il nonno materno che per fortuna non mi ha fatto mancare nulla. Questo assegno non è stato mai adeguato alle reali disponibilità di mio padre nè al tenore di vita che garantiva alla sua seconda famiglia. Di adeguamento istat neanche a parlarne. Al primo lavoro precario mi è stato subito tolto, pur percependo 700 euro al mese e vivendo in una città come milano, dove non è possibile andare in affitto con una somma di questo genere. Per il lavoro lentamente e con l’aiuto di altri sono riuscita a risolvere con le mie sole forze. A questo problema si è aggiunto un’altro. Mio padre ha comprato diversi appartamenti, uno intestandolo alla figlia del secondo matrimonio sostenendo che è stata lei a comprarlo pur avendo vent’anni e quindi nell’impossibilità materiale di poter aver risparmiato una somma necessaria per l’acquisto (naturalmente senza accensione di mutuo); un secondo appartamento all’altro figlio e infine un appartamento intestato alla seconda moglie. Con questo modalità ha sistemato le persone che gli sono intorno escludendomi completamente. Si tratta di anticipo di eredità? ho qualche modo per contrastare questa situazione? non avendo mai beneficiato in nessun modo della buona situazione economica. Grazie! (Caterina, via posta elettronica)
Nel nostro ordinamento non esiste “l’anticipo di eredità” ma esiste l’eredità e l’istituto della donazione.
L’appartamento della figlia ventenne appare – da quello che si può capire da ciò che scrivi – come una donazione indiretta: io genitore dono a mia figlia la somma X affinchè ella acquisti un immobile.
Ai sensi dell’art. 737 cod. civ. “i figli legittimi e naturali e i loro discendenti legittimi e naturali ed il coniuge che concorrono alla successione devono conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione direttamente o indirettamente, salvo che il defunto non li abbia da ciò dispensati. La dispensa da collazione non produce effetto se non nei limiti della quota disponibile.“
Ciò vuol dire che ora come ora non c’è nulla che Tu possa fare in quanto Tuo papà può ben disporre del suo patrimonio come ritiene più opportuna, tuttavia, una volta che lui non ci sarà più, dimostrando che in vita ha donato (direttamente o indirettamente) beni alla moglie e alla figlia, tali beni rientreranno nell’asse ereditario.
6 risposte su “anticipo di eredità?”
Buongiorno Avvocato ,
no , abbiamo la certezza , comprovata dalla visura dell'atto di vendita .
Tra l'altro il notaio ha dichiatrato sul rogito che il pagamento è già avvenuto in precedenza …sicchè…
( formula nota nelle finte vendite ) .
Quello che chiediamo è come possiamo dimostrare che non è avvenuto nessun "passaggio" di denaro
( ne siamo certissime ) poichè sono ormai passati molti anni …
e…poi se ,quando sarà il momento (il babbo ha più di 90 anni), potrebbe intervenire ,come ci ha prospettato un suo collega, l'usucapione …e quindi dovremmo metterci il cuore in pace …..!
grazie
Sull'usucapione non sarei così sicura, ma ripeto che bisognerebbe valutare bene il caso per rispondere con esattezza.
Quanto ai movimenti di denaro è molto più semplice di quel che la state facendo: basta controllare il C/C del de cuius per vedere al momento della compravendita se c'è stato un passaggio di denaro.
la ringrazio .
va bene ma…poi interverrà l'usucapione ?.
supponiamo la situazione fra 100 anni , cosa potremo fare quando sarà il momento ?
Impossibile dirlo senza conoscere bene tutti gli aspetti della causa. Tra l'altro, da quello che ho capito, avete solo dei dubbi che la vendita sia stata simulata, non una certezza.
Sig. Avvocato buongiorno
siamo 4 fratelli , 3 sorelle e un fratello .
scopriamo solo ora che nostro padre ,tutt'ora vivente , ha nel 1994 "venduto " la casa di famiglia a nostro fratello escludendoci , noi sorelle , di fatto dal diritto di eredità ..
Noi sorelle non siamo state avvisate di nulla e ce ne siamo accorte solo ora perchè una di noi , per un suo problema si è recata in conservatoria …..
Abbiamo avuto discussioni dove mio fratello ci ha ribadito che la casa è sua e di nessun altro .
Ci siamo rivolte ad un avvocato che ci ha illustrato come la vendita potrebbe essere "simulata" , ma dobbiamo dimostrarlo (ma come se è avvenuta 17 anni fa?) , ma dicendoci anche che probabilmente sarebbe intervenuta l'usucapione decennale in quanto il fratello è "registrato" .
secondo lei come possiamo uscirne ?
dobbiamo rinunciare a qualsiasi intervento ? e lasciare le cose come stanno ?
quali possibilità abbiamo ?
e l'usucapione è possibile in questi casi ?
grazie della cortese sua risposta
Ad oggi non potete fare assolutamente nulla in quanto vostro padre è in vita e perfettamente in grado di disporre liberamente del suo patrimonio.
Una volta che la successione si aprirà potrete valutare ogni più opportuna azione.