Salve, scrivo per la prima volta in questo blog e devo dire che spero di aver scelto la sezione giusta. Allora mi spiego bene, mia madre di 92 anni attualmente ubicata presso una struttura per anziani si trova a non potersi sostenere economicamente per la retta della suddetta struttura e siamo stati interpellati io, mio fratello e mia sorella per la differenza economica da dare alla struttura. Racconto brevemente la storia, così diventa anche più comprensibile: Nel 1979 mia madre viveva assieme a me e mia moglie, eravamo appena sposati, in quel periodo mia sorella che era già sposata, era in attesa della nascita della seconda figlia e mia madre decise di trasferirsi presso la casa della figlia per aiutarla. Mia madre da quel momento ha sempre vissuto presso la casa di mia sorella fino al monento in cui ha avuto l’anno scorso un brutto incidente, cadendo da sola, ricorrendo al ricovero in ospedale. In quel momento mia sorella ha deciso di non riprendersi nostra madre in casa ma di affidarla presso la struttura dove vive tutt’ora, purtroppo mia sorella non ha avvisato in tempo ne io ne mio fratello per comunicarci l’avvenuta decisione ed apporre le dovute firme per il ricovero di mia madre presso la struttura per anziani. Mia madre è stata ricoverata alla sua dimissione dall’ospedale, direttamente nella casa di riposo. Dopo poco tempo dal ricovero di mia madre, mi è stata recapitata una raccomandata arrivata dai legali di mia sorella, dove mi veniva intimato di versare la differenza che mancava per il pagamento della retta, in quanto mia madre percepiva una pensione di 1200 euro e la casa ne chiedeva 1500. Ora mi chiedo ma dal 1979 al 2010 mia madre non è riuscita a mettersi via nulla per la sua vecchiaia? e quì arriva il bello, quando mia madre è andata a vivere da mia sorella nel 1979, gli ho consegnato 3.000.000 di lire dell’epoca in contanti prelevati dal mio conto corrente, parliamo del 1979. Nel 1991 a mia madre gli è stata assegnata una pensione di invalidità al 100% dichiarando che era affetta da progressiva demenza mentale e motoria … tengo a precisare che mia madre nel 1991 aveva 73 anni ed era in piena salute sia mentale che fisica, tra l’altro ora a 92 anni è ancora in piena salute mentale, fisica non più. Quello che voglio dire è che questa pensione di invalidità gli è stata assegnata socuramente sfruttando le conoscenze di mia sorella che ha lavorato come aiuto farmacista per 30 anni, non è possibile che gli sia stata data l’invalidità al 100% con lo stato sia fisico che mentale di mia madre a 73 anni, credo che quà si possa ravvisare una truffa bella e buona ai danni dello stato e purtroppo credo anche avendo sfruttato l’ingenuità di mia madre. Ora posso dire che con la pensione di invalidità dal 1991 ad oggi ed in più la pensione di anzianità di mia madre che stà percependo da 30 anni a questa parte, come mai mia madre non ha più un soldo messo via per la sua vecchiaia? Adesso arriva la parte migliore, allora io ho una registrazione audio fatta tra me stesso e mia madre, dove mia madre afferma con chiarezza (sia vocale che mentale) che i soldi dal 1979 ad oggi sono sempre stati dati a mia sorella per mantenerla, ok !! tutto chiaro fino a quà? ma un’anziana di 92 anni dal momento che è andata a vievere da mia sorella, ed aveva 61 anni !! può aver consumato 250.000 euro del suo introito finanziario dal 1979 al 2010 ? visto che i soldi sono sempre stati dati a mia sorella ? credo che mia sorella se li sia mangiati o messi da qualche altra parte questi soldi. Ora arrivo alla domanda, scusate per la lungaggine ma era doveroso per spiegare bene la situazione; allora vorrei sapere se posso intraprendere un’azione legale verso mia sorella, per aver derubato l’intero patrimionio di mia madre, visto che mia sorella afferma di non aver più nessun soldo di mia madre messo via, dice di averli tutti spesi per mia madre, ma vi pare possibile ? poi vorrei sapere se è possibile intraprendere un’azione legale per aver fatto retribuire una pensione di invalidità al 100% a mia madre, quando mia madre era in piena salute (ovviamente nelle registrazione si sente benissimo mia madre che dice di essere rimasta più volte da sola in casa negli ultimi anni, andava a prendere aria sulla terrazza di casa sua, da sola !!) fisica e mentale, ovviamente mia madre è stata raggirata da mia sorella per questa pensione e dal tipo di invalidità doveva sempre essere seguita da qualcuno e così non era … testimoniato da mia madre nella registrazione audio ed anche da altri testimoni oculari, vicini di casa di mia sorella. Ed in fine volevo chiedere se posso usare la registrazione (anche perchè senza di quella non avrei nulla per appigliarmi) fatta tra me e mia madre che ovviamente non ho divulgato da nessuna parte, ce l’ho solamente io e la vorrei usare per tutelarmi in sede legale o penale. Scusate per la lungaggine ma chiedo veramente un aiuto prima di procedere, grazie e buona serata. (Carlo, via posta elettronica)
Le domande che fai sono tante e Ti dico sin da ora che non avrai alcuna risposta certa: in questo blog ci limitiamo – come detto più volte – a fornire consigli di carattere generale e non a trovare soluzioni al singolo caso concreto.
Fatta questa doverosa premessa, cerco di fare un po’ di chiarezza.
In merito alla pensione di Tua mamma, mi sento in dovere di dirTi che probabilmente la stessa ha contribuito alle spese di casa della figlia: essendo sua ospite si sarà sentita in dovere – come d’altronde ritengo sia giusto – di contribuire alle spese di casa.
Tu dovresTi dimostrare che Tua mamma è stata in qualche modo derubata da Tua sorella, cosa che da quello che racconti, mi sembra molto difficile.
Se è stata Tua mamma che ha liberamente deciso di aiutare Tua sorella, Tu non puoi far nulla in quanto il denaro è suo e ne poteva – e può – disporre liberamente. Eventualmente, una volta che Tua mamma non ci sarà più, potrai valutare se ci sono gli estremi di un’azione di riduzione dell’eredità nei confronti di Tua sorella.
Per quanto riguarda la pensione di invalidità, forse è il caso – se proprio vuoi andare avanti – che prima fai valutare Tua mamma (a Tue spese) da un medico legale per verificare che la stessa sia davvero invalida al 100%. Non credo, benchè non sia un medico, che per avere una invalidità del 100% una persona non si debba muovere dal letto e non possa essere lucida.
Il mio consiglio, ora come ora, è di verificare accuratamente tutte le accuse che lanci nel Tuo lungo sfogo. Una volta fatto ciò si potrà decidere se e come procedere.
5 risposte su “posso denunciare mia sorella?”
Salve ho bisogno di aiuto e di un consiglio rapido. Cerco di essere sintetica. Mamma 85 anni, senilità e debole. Io vivo in Francia. Dopo 8 mesi senza vederla, sono venuta in Italia. Il marito di mia mamma, che mi odia da una vita, mi proibisce di entrare in casa a vederla (proprietaria catastale è mamma) e mamma non se la sente di uscire (fa fatica anche a vestirsi). Cosa posso fare??? Grazie mille. Ho il cuore a pezzi.
Mi dispiace per la tua vicenda, a mio giudizio dovresti poter intrattenere una relazione con tua madre, il primo passo per trattare una situazione di questo genere resta sempre una diffida.
Personalmente credo per esperienza vissuta che nel contesto (non quello del signore in causa) ci sono delle grosse contraddizioni giuridiche e sopratutto molte lacune che dovrebbero regolare questi pasticci. Un esempio che rende piu chiaro la dizione “pasticci”.
legge 433,una bufala. Se letta attentamente si capisce che non serve a nulla. Poniamo il caso che il genitore anziano (madre vedova) sia assistito inizialmente dall’unico figlio che non si è mai sposato (prima di lei fu cosi per il marito fortunatamente deceduto in breve tempo senza tutta l’agonia che,per l’appunto,questi pasticci causano)e che questi aspramente criticato da parentela di secondo grado,nel corso del tempo si ammalò anche lui,tant’è che anche per questo enorme sforzo (pulire,lavare,curare e tutto il tra tram)fini per beccarsi una cosa che i neurologi chiamano “poli neuropatia”. se non fosse per il prefisso,uno potrebbe anche immaginare che si tratta di patologia del sistema nervoso,ma in verità il prefisso indica un insieme,esattamente come quelli telefonici. Di fatto tu non hai piu forze sei depresso e cosa non da poco dolori di natura difficilmente classificabili. Nocicettivo,neuropatico,viscerale,etc etc. Tutto esattamente come nei “pasticci”. Per farla breve se la mamma e il figlio in questione non riescono a par la retta , i fratelli sono obbligati a contribuire. Ma se questi per una storia o per un altra dichiarano che non possono che si fa?Poniamo il caso di una sorella che sollecitata a fornire la sua situazione reddituale ti risponde “la mia situazione economica non è dimostrabile in quanto persona mantenuta per cui qualsiasi cosa dichiarassi sarebbe falso…”. Giuridicamente è lecito,ma per me presuppone un qualcosa di losco.Evasione fiscale. Guarda caso suo marito è un dottor commercialista. Alla fin fine prevale sempre la solita,solida e sostanziale legge del menga. Mi spiace per quel signore ma secondo me non sta con i piedi per terra”SU QUESTA TERRA”. Ma cosa pensate che gli freghi a qualcuno di infilarsi gli stivali e andare nel fango,perchè nella vita di questo si tratta…..fango fango fango fango. Altre parole non ne spendo per rispetto di cani e porci.
Grazie per il tuo contributo.
Eh caro il mio ragazzo purtroppo i soldi dell'assistenza sono parecchi e non rimane nulla ne' per l'assistito nè per l'assistente che in piu' fa anche la figura dello scemo agli occhi di coloro che non muovono un dito e fanno solo delle critiche.
Meditate gente meditate ….