Mi sono separato da circa 3 mesi. I primi due mesi ho dato solo gli alimenti per mio figlio e non per la ex perchè faceva un lavoro in nero. Premetto che la separazione è stata consensuale e devo tot per mio foglio e, se non lavora, tot per lei. Ha provato a porarmi via la casa dei miei perchè ci vivevamo noi, voleva l’affidamento del bambino e 600-700€ al mese perchè è convinta che io guadagno 1800€ nette ma la verità è che le guadagno lorde perchè sono un agente di commercio e me ne restano all’incirca 1000€. Io vorrei sapere a cosa vado in contro se non dò nulla per lei (per mio figlio non salterò mai un mese), per quale motivo in Italia ci sono delle leggi del cavolo che mi dicono in pratica che i soldi per mio figlio è la donna che li deve gestire quando la metà li usa per lei sicuramente. Vorrei anche sapere se è possibile rifare tutto l’accordo anche in maniera non consensuale visto che il figlio lo tengo 15gg io e 15gg lei; le spese quindi sono già divise equamente. Vorrei anche sapere come fa una “donna” di 28 anni a non vergognarsi a non pensare di trovare un qualsiasi lavoro pur di contribuire al mantenimento del figlio e quando gli viene detto di fare un lavoro tipo commessa la risposta è :”ah no io il sabato e la domenica non voglio lavorare e neanche la sera!!!”
Se non si corrisponde il mantenimento stabilito in sentenza (o nel verbale di separazione consensuale omologato), l’avente diritto al mantenimento può percorrere due strade (anche congiuntamente):
- denuncia per violazione degli obblighi famigliari ex art. 570 cod. pen.
- pignoramento dei beni mobili o immobili.
Nel primo caso, si apre un procedimento penale che quasi sicuramente sfocierà in un processo: è sicuramente vero che l’imputato non andrà in carcere ma deve corrispondere la parcella al suo legale.
Nel secondo caso il Giudice ordinerà il pignoramento e la vendita all’asta dei beni del pignorato o il pignoramento dello stipendio.
Considera che non adempiere a quanto stabilito da un Giudice in sentenza è una violazione molto grave.
Premesso ciò, è sicuramente possibile chiedere una modifica delle condizioni di separazione/divorzio in quanto queste non assumono mai efficacia di giudicato per cui è possibile, anche dopo molti anni, procedere ad una loro revisione.
Se vuoi un preventivo per la modifica delle condizioni, possiamo farTelo avere.
4 risposte su “posso non pagare il mantenimento per mia moglie continuando a pagare quello di mio figlio?”
Ciao,
sono divorziato da 10 anni e in questi 10 anni ho versato gli alimenti per i miei due figli per un importo mensile di 675,00 € diviso a meta' tra i miei due figli.
A questo ho sempre aggiunto la meta' delle spese straordinarie come la scuola o le spese mediche.
Oggi il mio primo figlio ha 20 anni e lavora da 3 mesi assunto regolarmente come apprendista e percepisce uno stipendio mensile di 700,00€
Ci sono le condizioni di ridurre la quota dei suoi alimenti mensili?
Io pensavo di continuare a dare la meta' dei 675,00 all'altra mia figlia e di ridurre a 100 € quello di mio figlio di venti anni.
Posso farlo io in accordo con mio figlio?
Oppure devo comunque affidarmi ad un legale e portare la cosa davanti ad un giudice?
Grazie mille.
Le condizioni ci potrebbero essere sicuramente, non puoi farlo da solo, anche in accordo con tuo figlio, perchè è materia indisponibile, ma devi fare un procedimento di modifica.
grazie per la risposta,
quindi cosa mi consigli di fare?
quali sono le strade che posso intraprendere con quali tempi ed eventualmente con quali costi
Ti contatto per mail così ti faccio un preventivo.