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problemi con i suoceri

Sono separata, ma convivo col mio compagno dal quale ho avuto una bambina nel gennaio del 2008. Quando il mio compagno va a trovare i suoi genitori con i quali ho rapporti feroci..causa la loro cattiveria, ignoranza e tant’altro, il mio compagno mi riporta sempre cattiverie che loro dicono su di me. Abbiamo cercato invano di chiarire..ma senza alcun risultato…La bambina non vede i nonni perchè io non posso entrare in casa…ed a causa di questo continuo parlar male di me si sta esaurendo il nostro legame di convivenza. Cosa posso fare? Li diffido? (Maria, via posta elettronica)

A mio avviso, ci sono degli errori da parte di tutti voi.

Da un lato, il Tuo compagno potrebbe evitare di riportarTi ciò che la sua famiglia dice di Te così da non creare ulteriori tensioni.

Dall’altro, non è giusto che la bambina non veda i nonni: tieni ben presente che la legge 54/2006 ha stabilito il principio secondo cui i minori di genitori separati hanno il diritto di passare del tempo con il nucleo parentale di entrambi i genitori, nonni compresi. Sarà poi Tua figlia, quando sarà più grande, a decidere se continuare a vedere o meno i nonni, ma in questo momento Tu le stai togliendo qualcosa  a cui ha diritto.

Potrebbe andare a trovare i nonni con il papà, cosicchè non sia necessaria la Tua presenza.

Quanto al parlare male di Te, si dovrebbe valutare se esistono gli estremi della ingiuria (art. 594 cod. pen.) o della diffamazione (art. 595 cod. pen.) e quindi sporgere la relativa denuncia-querela.

Ciononostante, mi sento di dire che tale azione va soppesata con molta attenzione in quanto potresTi mettere in una brutta posizione il Tuo compagno che si vedrebbe tra due fuochi e potrebbe essere chiamato a testimoniare contro i genitori.

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Di Antinisca Sammarchi

Avvocato tra Casalecchio di Reno (dove vivo) e Vignola. Convivo e abbiamo la fortuna di avere la compagnia di due splendide gatte europee, Triplette e Mimì.

Una risposta su “problemi con i suoceri”

Buon giorno, mi ritrovo nella quasi identica situazione .
Convivo da 8 anni con il mio compagno (pur mantenendo la residenza in due città distinte) dal quale nell'aprile 2010 ho avuto un figlio. La madre di lui non mi ha mai potuto vedere, ripicche, inganni umiliazioni, imbarazzi (confermato anche dal mio compagno). Finalmente, con la complicità e l'inganno della cognata del mio compagno, dopo avermi fatto litigare con lui per 2 giorni consecutivi rischiando il fallimento del nostro rapporto, mi è ora stato impedito di accedere alla loro casa e hanno deciso di interrompere definitivamente i rapporti con me. L'accesso alla casa resta aperto al mio compagno e a mio figlio.
Nostro figlio è sotto il mio stato di famiglia, è residente a casa mia, percepisco per lui gli assegni famigliari, ho la detrazione fiscale al 100% , è stato riconosciuto dal padre.
Sò benissimo di non poter vietare ai nonni di vedere il bimbo e al bambino di non vedere i nonni, cosa che non metto in discussione, ma visto e considerato che per la legge italiana, ad oggi, i bambini non legittimi non hanno glii stessi diritti degli altri (nonni, zii, cugini ecc…) posso "imporre" ai genitori del mio compagno di vedere il bambino solo in mia presenza ed in un luogo neutro, quale potrebbe essere la casa del padre? Ho proposto questa soluzione al mio compagno ma secondo il suo punto di vista non è corretto, anche se è al corrente della reale situazione con sua madre e mi dà ragione.
Grazie per l'attenzione e confido in una cortese risposta. Lorena

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