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vendere la propria quota di casa al coniuge può servire a tutelarsi?

Mio papà ha da poco chiuso l’impresa edile, per colpa di una persona sbagliata che ha incontrato sulla sua strada,e che adesso ci ha lasciati nei debiti… a tal proposito vorrei chiederti… mio papà ha la divisione dei beni con mia mamma , e siccome per pagare i debiti , i miei hanno deciso di dilazionare i costi… ora chi ha dilazionato ha voluto come garanzia (in caso nn riuscissimo a coprire i costi la casa… che con tanti sacrifici abbiamo comprato ) nn so però se abbiamo già effettuato la visura per ipotecare la casa , ecco vorrei chiederti.. se metti caso che : loro tramite visura hanno visto che la casa è di proprietà al 50% di mio papà, se noi andiamo dal notaio per fare un passaggio di successione , intestando a casa quindi solo a mia mamma .. loro dopo (intendo l’azienda che ha dilazionato i costi ossia “equitalia” possono poi cmq rifarsi sulla casa anche se poi nn è + di mio papà??? anche se all’inizio risultava essere bene in comune?

Se ho capito bene, tua madre e tuo padre sono proprietari, al 50% ciascuno, della casa familiare, che è oggetto di una comunione ordinaria e non dei coniugi, perchè il regime patrimoniale tra di loro è quello della separazione dei beni.

Ad ogni modo, se sull’immobile è già stata iscritta ipoteca, il creditore, che mi pare di aver capito essere Equitalia, potrà soddisfarsi sul bene qualunque siano le vicende che lo colpiscono e cioè sia che venga venduto a tua madre, a qualcun altro, per l’intero o in parte, perchè comunque l’ipoteca gli conferisce “diritto di precedenza” su tutti gli altri.

Se, invece, l’ipoteca non è stata ancora iscritta, in caso di vendita della quota di tuo padre a tua madre, Equitalia potrà agire chiedendo la revocazione dell’atto di compravendita, perchè evidentemente posto in essere in danno ad un creditore, dal momento che tua madre non poteva non conoscere la situazione economica e le pendenze di tuo padre.

In definitiva, credo che la eventuale cessione, in questo momento, difficilmente potrebbe servire a qualcosa.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

2 risposte su “vendere la propria quota di casa al coniuge può servire a tutelarsi?”

Non sono nullatenenti, una qualsiasi visura evincerebbe la comproprietà dell'immobile: ha ragione l'avv. Solignani, in quanto se viene venduto l'immobile con una simulazione assoluta, ovvero una vendita "di facciata" per sottrarre alle ragioni creditorie le garanzie, il giudice revocherà la vendita e questa operazione non sarà servita a nulla. Se l'ipoteca è iscritta precedentemente alla cessione, la sua trascrizione presso i RR.II tutela il creditore nei confronti delle successive alienazioni, in quanto i potenziali acquirenti comunque conosceranno il gravame dell'immobile al momento dell'acquisto, che potrà comunque essere esecutato qualunque sia il suo titolare.

Se i tuoi genitori risultano nullatenenti, nessuno può chiedergli alcunchè.

Penso fosse questa l'effettiva domanda.

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