Vivo da sola in un appartamento di proprietà. Vorrei concedere a un mio amico non italiano, ma in Italia da 15 anni, con regolare permesso di soggiorno, di prendere la residenza nel mio appartamento. Posso farlo mantenendo stati di famiglia separati? A quali obblighi nei suoi confronti mi espongo? Quali procedura devo seguire? Il rapporto tra di noi è esclusivamente di amicizia.
Non credo proprio che si possa fare, se prende la residenza dove l’hai anche tu sarà incluso in un unico stato di famiglia insieme a te. Per ulteriori informazioni, puoi sentire dall’Ufficio anagrafe del tuo Comune.
13 risposte su “residenza insieme ma stato di famiglia diverso”
salve, forse voi potete aiutarmi, mio padre vive nel mio appartamento come usufruttuario, vorrebbe ospitare una sua amica con relativa residenza, mio padre è anziano, pensionato, quali sono i contro ed i rischi di questo trasferimento di residenza? poi che dovrebbe dichiararlo io (proprietario) o lui usufruttuario? grazie mille
Bisognerebbe capire meglio la situazione così non ha molto senso parlarne.
Mio padre è usufruttuario del mio appartamento (dove io non vivo), vorrebbe ospitare con relativa residenza, una sua amica cittadina italiana ma residente in altro comune, volevo sapere gli svantaggi che si potrebbero incontrare in futuro dato che mio padre è molto anziano, potrei facilmente far portare via la residenza a questa Signora senza problemi?? Grazie.
Comunque tuo padre essendo usufruttuario ha diritto di farlo. se ci sono problemi di incapacità puoi solo valutare cose come l’amministrazione di sostegno.
Salve, vorrei un chiarimento.. Mio padre purtroppo ha una malattia e usufruisce delle agevolazioni su alcune cose ( medicinali, ticket, abbonamento,..) tramite un redito isee basso. Se il mio ragazzo cambia residenza spostandola a casa dei miei genitori incide nel nuclo famigliare e nel valore dell isee di mio padre? Un ultima domanda, Io abitando con i miei genitori e non lavorando, e lui avendo una diversa residenza, lui può comunque percepire degli assegni famigliari?
Direi proprio di sì sulla prima domanda e di no sulla seconda al massimo vai a sentire all’INPS.
Buongiorno a Tutti
Una informazione : è possibile locare un appartamento di proprietà con regolare contratto di affitto e mantenere per il locatore la propria residenza nell'appartamento ?
Grazie
Come posso tutelare la persona con cui vivo e mi ospita nella sua casa da un eventuale pignorameto che la mia ex minaccia di fare se non pago 10.000€ di arretrati maturati da una sentenza (ignobile) che mi ha condannato a pagare 1400€ mensile ( la mia paga è di 2100€)… quindi non ho i 10.000€ da dargli.
Grazie per la sua risposta
R
Occorre un atto avente data certa per dimostrare la proprietà altrui dei beni, ne abbiamo parlato diverse volte nel blog prova a fare una ricerca.
Mi si perdoni l'intrusione, però in alcuni comuni ciò è possibile purché risultino un numero di stanze adeguate… Per assurdo (mica poi tanto) se io e il mio compagno volessimo prendere la residenza nello stesso appartamento pur mantenendo due stati di famiglia diversi, dovremmo innanzitutto recarci in un centro civico per il cambio di residenza, poi la persona proprietaria dell'immobile o intestataria del contratto d'affitto dovrebbe firmare il modulo insieme all'altra persona dichiarando che la ospita e che è a conoscenza del fatto (non ricordo più precisamente, è passato un anno da quando mi sono informata), e si dichiara che non c'è un rapporto affettivo. Quando vengono (se vengono) gli ufficiali preposti al controllo, dovranno esserci (teoricamente) due stanze separate a giustificare la convivenza di due nuclei famigliari distinti nello stesso immobile. (tutto questo è ciò che teoricamente dovrebbe essere. Non so però cosa concretamente poi comporta come obblighi)
Purtroppo ciò non è possibile in tanti altri comuni dove automaticamente se due persone risiedono nello stesso appartamento, risultano nello stesso stato di famiglia. Cosa ridicola, a mio personale avviso, se magari si tratta di studenti e/o lavoratori non consanguinei che necessariamente devono dividere le spese.
A questo punto domando: ma perché c'è tanta disparità di trattamento da un comune all'altro?
Perchè siamo in Italia, il paese più federalista del mondo, dove la legge cambia a seconda del comune in cui ti trovi e, a volte, a seconda della persona con cui hai a che fare all'interno dello stesso, medesimo ufficio.
Per questo ho mandato l'utente a sentire direttamente all'ufficio anagrafe del Comune, sperando poi che trovi una persona competente.
Buona giornata…
Ringrazio 🙂
Mi scusi ancora l'intrusione, ma seguo il vostro blog con interesse e visto che Lei giustamente suggeriva alla richiedente di recarsi negli uffici appositi, volevo dar peso alla cosa perché magari nel Comune di questa persona è possibile una situazione come nel mio.
Per. Slog.
No anzi grazie a te, ho letto con piacere il tuo intervento, che comunque in effetti è utile per gli altri che leggono, e risposto altrettanto volentieri.
Grazie anche per seguirci sempre, buona serata.