Buongiorno,
abito in una casa che da in parte su una corte comune e in parte su cortile di mia esclusiva proprietà. La casa del vicino dispone di uno spazio destinato a posto auto, per il resto non ha altro terreno se non lo spazio della corte comune. Per poter accedere alla sua proprietà sia in auto che a piedi deve transitare sul mio cortile. Vorrei però recintare la parte tratteggiata in blu per tutelare la mia privarcy lasciando al di fuori della recinzione la parte a cui avrebbe diritto per il passaggio in auto sulla mia proprietà. Il dubbio che mi sorge è se il vicino con il tempo possa avanzare dei diritti sulla parte di mia proprietà che escluderei al di fuori della recinzione per lasciargli libero il passaggio oppure se posso stare tranquillo ed anche a distanza di anni essendo servitù di passaggio (anche se non risulta riportata in alcun modo nel mio atto di compravendita) rimarrà sempre tale anche se da me volontariamente esclusa dalla recinzione.
Di per sé il fatto di recintare la Tua proprietà non fa nascere diritti per il vicino.
Se però la recinzione che vuoi fare comporta l’impossibilità, da parte Tua, di utilizzare la parte di terreno che riamane fuori dalla recinzione, il vicino potrebbe sostenere, in un futuro, di avere avuto il possesso esclusivo di quell’area e quindi di averla usucapita.
In conclusione, se la servitù di passaggio non risulta da nessuna parte, la cosa migliore, anche per evitare contestazioni e problematiche di qualsiasi genere in futuro, sarebbe sicuramente formalizzare l’esistenza della servitù di passaggio, tramite apposito atto. In questo modo sarebbe anche possibile precisare nel titolo costitutivo l’estensione e le modalità di esercizio della servitù da parte del Tuo vicino.