Risiedo da tre anni presso un immobile di proprietà di mia madre che mi ha trascinato in tribunale per mandarmi via. Non esiste nessun contratto scritto e ho una figlia di 6 mesi di cui non ha voluto sapere nulla fin dal periodo della gestazione. Il mio compagno risiede con me ed è questa la motivazione dello scontro. Mia madre possiede altri immobili (quattro in tutto) ed io sono figlia unica. Il suo avvocato dichiara che sto usufruendo di un comodato d’uso a tempo determinato e insiste perchè io dia una data per il rilascio dell’immobile prima dell’udienza in tribunale. Entrambe, il mio compagno ed io siamo attualmente disoccupati. Vorrei chiedere: 1. Quali tutele possiamo avere per la casa? 2. I nonni sono obbligati giuridicamente ad aiutare la nipote, pittosto che ignorarla o addirittura volerla mandare in mezzo ad una strada? 3. In questo caso è possibile fare richiesta di anticipo sull’eredità?
Naturalmente, non puoi chiedere nessun anticipo sull’eredità.
Quanto al comodato, se non c’è nessun contratto scritto, al contrario di quanto sostenuto dal legale di tua madre, si tratta di un contratto a tempo indeterminato. In questi casi, si applica probabilmente tuttavia l’art. 1810 cod. civ., secondo cui il comodatario, cioè voi, dovete restituire l’immobile al comodante, cioè tua madre, a richiesta della stessa.
Sotto questo profilo, difficilmente puoi far valere i motivi assistenziali che pur sussistono nel caso in questione, anche perchè il procedimento per il rilascio di un immobile concesso in comodato segue regole particolari. Può darsi che tu possa chiedere gli alimenti a tua madre o il mantenimento, ma questo con un procedimento a parte.
Comunque ti conviene costituirti nel procedimento in essere e svolgere le tue difese, se non disponi di sostanze per pagare un legale puoi provare a chiedere l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.
Per maggiori approfondimenti sulle tematiche legate alla casa familiare concessa in comodato, rimando al mio libro, in uscita a settembre 2010, su famiglia e relative problematiche.