Mia moglie mi fa causa di separazione giudiziale. Tra le varie cose di cui mi accusa dice che mia suocera ha letto in un mio diario intimo questa frase: “E` meglio che L. (mia figlia) sia deflorata da me piuttosto che da uno sconosciuto”. Ora, il diario esiste, era nascosto. Ma questa frase non c’e`! In realta` in quell’epoca io stavo scrivendo appunti leggendo Freud ed il complesso d’Edipo e la frase “incriminata” e` invece (copio testualmente): <<Tu, mamma, preferiresti che tuo figlio andasse con una prostituta o con te? Tu, papa`, preferiresti che tua figlia venisse deflorata da uno sconosciuto in un bagno di una discoteca o da te?>> Che e` ben diversa da quella di cui mi accusa, come si puo` vedere. A parte che erano i miei diari e non capisco perche’ ci sia andata a ficcare il naso. Ma non esiste una privacy? In piu` mia suocera con mia moglie sono andate in giro a consegnare questo ricorso del tribunale a scuola per far vedere alle maestre che sono un cattivo padre, per dire loro di non consegnarmi la bimba, ecc… E` un comportamento lecito prima dell’udienza, prima ancora di dibattere? Come se fossi gia` colpevole! E di cosa poi? Io ho solo scritto e non ci trovo alcunché di male. Ora per questi motivi vogliono anche l’affidamento totale dei bimbi e vogliono impormi degli incontri protetti. Addirittura gia` adesso, prima dell’udienza mi vogliono far vedere i bimbi solo per un’ora in una stanza in loro presenza…
Come sempre, bisognerebbe poter conoscere la situazione e il caso nel suo complesso ed in tutti i suoi dettagli per poter giudicare. In questa sede si possono fare, pertanto, solo osservazioni generali.
La privacy, innanzitutto, meglio lasciarla perdere perchè in questa fase, in cui c’è da decidere della gestione dei minori, è un aspetto destinato a passare come secondario. Eventualmente in seguito potrai valutare se coltivare pretese al riguardo.
Per quanto riguarda la frase in questione, se ho capito bene tua moglie si è limitata a riportare nel ricorso per separazione giudiziale quello che un’altra persona, cioè tua suocera, avrebbe letto nel tuo diario, senza però allegare copia della pagina relativa o l’intero diario. A questo punto, dovrai valutare se ti conviene limitarti a negare la circostanza, che in fondo non è nemmeno in effetti vera, dal momento che la frase è diversa e ha un significato completamente differente, oppure, per maggiore completezza, essere tu a produrre il tuo stesso diario, facendo vedere la frase in questione e spiegandone le ragioni, che saranno naturalmente molto più verosimili se sarai in grado di dimostrare che in quel periodo frequentavi, ad esempio, un corso divulgativo di psicologia, oppure che avevi appena acquistato un testo di quella materia. È, comunque, una questione di strategia processuale nella quale in questa sede non posso certo entrare, ma che dovrai decidere con il tuo avvocato.
Per quanto riguarda le fasi anteriori all’udienza presidenziale, purtroppo in assenza di un titolo che regola la crisi familiare tutto è affidato pressoché alla responsabilità dei singoli protagonisti. Se tua moglie avesse fondati motivi di temere che da un tuo relazionarti con i figli potrebbe derivare loro un grave pregiudizio, farebbe indubbiamente bene a comportarsi in questo modo – ma questo è solo un discorso ipotetico. Se invece, sempre in ipotesi, questi motivi fossero del tutto privi di fondamento nella realtà e fossero dovuti a mere proiezioni esagerate da parte di tua moglie stessa, allora il suo comportamento sarebbe illegittimo. Tuttavia, è inutile mettersi a litigare pesantemente in questa fase, con il risultato di far venire i Carabinieri a casa un giorno sì e magari l’altro pure, cosa che in fondo è piuttosto nociva per i minori. Se sei nel giusto, acconsenti pure agli incontri protetti, relazionati con gli assistenti sociali che seguiranno questa fase e spiega loro le tue ragioni, puoi mostrare anche a loro il diario e la frase in questione e cercare insieme a loro di capire come mai tua moglie possa tenere questi atteggiamenti, sii collaborativo, non è il momento di fare questioni di principio sulla privacy e sulla «presunzione di innocenza» ma quello di lavorare concretamente, facendo magari un piccolo passo al giorno, anche se immagino che venire sospettati di cose del genere possa essere davvero molto disturbante.
4 risposte su “quando la moglie trova frasi potenzialmente molto compromettenti nel diario del marito”
ne vengo dalla Presidenziale.
Il giudice ha poco tenuto in conto della frase citata.
Ha semplicemente ordinato una ctu per tutti e due.
Lo immaginavo. In bocca al lupo.
grazie della risposta. I diari li ho con me. E le frasi sono esattamente come le ho detto. La cosa strana e` che mia moglie sapeva dell'esistenza di queste frasi da agosto 2010, ma per esempio a dicembre mi ha dato i bimbi per una settimana, da soli… certo, c'erano 2000 Euro da intascare a gennaio (la consensuale prevedeva un rateo consistente a gennaio)… cioe`… la cosa non puzza un pochino? Se veramente era preoccupata per me non mi avrebbe dato i bimbi a Capodanno per una settimana… ma sarebbe scappata direttamente ad agosto con il primo treno… Grazie comunque della risposta. Con il mio avvocato semplicemente pensiamo di dire che io sono uno scrittore (il che e` vero: ho scritto vari romanzi) e che quelle frasi per me erano semplicemente degli appunti di scrittore per dei racconti (il che e` anche vero, avevo all'epoca intenzione di scrivere dei racconti erotici).
Prego. Se sei uno scrittore, le tue «giustificazioni» saranno ancora più verosimili perchè è abbastanza normale prendere appunti anche di quel genere per gli autori. Comunque, la vicenda va guardata in complesso, questo probabilmente sarà solo un dettaglio che i giudici non considereranno nemmeno più di tanto, se non ci sono riscontri ulteriori pertinenti.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac
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