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quali garanzie ci sono della professionalità dei mediatori?

Rispondo qui al quesito privato di un utente, che sta valutando per il suo caso se investire tempo e denaro nella fase di mediazione, considerato che può essere di interesse generale.

Per diventare mediatore, i requisiti previsti dalla legislazione vigente sono illustrati di seguito.

Secondo l’art. 4 D.M. 180/2010, i mediatori:
a) devono possedere un titolo di studio non inferiore al diploma di laurea universitaria triennale ovvero, in alternativa, devono essere iscritti a un ordine o collegio professionale;

b) devono essere in possesso di una specifica formazione e di uno specifico aggiornamento almeno biennale, acquisiti presso gli enti di formazione in base all’articolo 18 dello stesso decreto;
c) devono possedere i seguenti requisiti di onorabilita’:

a. non avere riportato condanne definitive per delitti non colposi o a pena detentiva non sospesa;
b. non essere incorso nell’interdizione perpetua o temporanea dai pubblici uffici;
c. non essere stato sottoposto a misure di prevenzione o di sicurezza;

d. non avere riportato sanzioni disciplinari diverse dall’avvertimento;
d) i soli mediatori esperti nella materia internazionale devono inoltre essere in possesso di documentazione idonea a comprovarne le conoscenze linguistiche.

Quindi praticamente per fare il mediatore è sufficiente la laurea triennale più un corso di formazione della durata di 50 ore (più o meno una settimana); ci sono anche alcune persone che potrebbero fare il mediatore pur non essendo laureati, ad esempio un ragioniere iscritto all’albo, ora unificato, dei commercialisti e ragionieri.

La cosa che lascia più perplessi è che la laurea richiesta non è solo quella in discipline giuridico – economiche, ma può essere in qualsiasi branca del sapere. Quindi, ad esempio, può diventare mediatore un laureato in fisica, astronomia, filosofia, biologia, medicina, pedagogia, ecc.

Naturalmente, può anche essere che persone preparate in discipline non giuridiche abbiano una vocazione naturale a favorire la mediazione, oppure acquisiscano una formazione apprezzabile, ma rimane sempre il fatto, particolarmente grave nei casi in cui la parte va in mediazione da sola, cioè senza avvocato, che non conoscendo le norme giuridiche nè la parte nè il mediatore sanno cosa c’è sul tappeto; soprattutto, dovendo al termine della mediazione, in caso di riuscita, redigere un verbale di accordo che sia valido ed efficace, conforme a norme imperative di legge e non contrario a principio di ordine pubblico, diventa difficile capire come possa riuscirci un gruppo di persone dove nessuna ha una sia pur minima preparazione giuridica.

Nel tuo caso, che devi valutare se fare la mediazione adesso, la situazione è paradossalmente abbastanza migliore. Non essendosi ancora costituiti molti organismi nuovi, la soluzione nel tuo caso, e in quelli di tanti altri che devono andare in mediazione adesso, è quella di rivolgersi agli organismi di conciliazione presso le camere di commercio. Dentro a questi enti ci sono dei mediatori che hanno una esperienza poliennale e che, almeno al momento, a mio giudizio offrono qualche garanzia di professionalità in più di tanti che prossimamente si improvviseranno mediatori.

Anche questi «vecchi» conciliatori, comunque, dovranno con l’entrata in vigore della nuova legge obbedire ai relativi requisiti e quindi frequentare il relativo corso.

Per il futuro, la questione sarà probabilmente per l’utente quella di riuscire a valutare la professionalità dei vari organismi di mediazione disponibili sul «mercato». Ce ne saranno sicuramente alcuni che punteranno sulla qualità e la professionalità dei loro mediatori al massimo grado, esponendo i relativi curricula e titoli, mentre altri magari punteranno più su altri fattori quali una più capillare presenza sul territorio e così via. Da questo punto di vista, comunque, occorre ancora attendere, si potrà vedere solo tra un anno o due, quando la situazione si sarà un po’ assestata.

Naturalmente, già adesso ci sono nuovi organismi di mediazione. Se volessi dare un’occhiata, per vedere se ne trovi uno che ti sembra più valido della camera di commercio, puoi consultare l’elenco ufficiale redatto dal Ministero di Giustizia, con tanto di link al web di ogni singolo organismo, dove potrai trovare informazioni più dettagliate. Se trovi qualcosa di interessante, o anche solo da approfondire, lascia pure un commento sotto a questo articolo nel blog, possiamo valutare insieme.

cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac
~ book, ebook

2011/3/18 xxx <xxx>

ma questi mediatori come diventano tali?

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

2 risposte su “quali garanzie ci sono della professionalità dei mediatori?”

Complimenti per il blog degno di un emiliano e te lo dico anche da nipote di romagnoli !
Concordo sulle tue riflessioni caro Tiziano e proprio oggi entra in vigore la mediaconciliazione, confidiamo comunque nell'abrogazione dell'art. 5 del decreto e/o nella dichiarazione di incostituzionalità.
Buon lavoro e quando passi a Roma per lavoro ci vediamo in Tribunale per quattro chiacchiere e un buon caffè tra colleghi.
Luigi De Valeri
studiolegaledevaleri.blogspot.com

Grazie Luigi. Non saprei, adesso, nei prossimi mesi, faremo un po' di esperienza e vedremo come si metteranno le cose. Probabilmente non ci sarà una risposta univoca, ci saranno casi in cui la mediazione funzionerà ed altri in cui sarà stata solo una perdita di tempo, ma bisognerà necessariamente arrivate a tirare le somme. Per il momento, la mediazione è legge dello Stato, è una realtà, ed io la devo rispettare, certo potrà essere dichiarata incostituzionale e magari hanno pure ragione quelli, come te, che lo sperano (io ho un punto di vista, come avrai capito, più neutro, nè contro nè a favore). Buon lavoro e a presto se capito nella città eterna ti avverto.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac
splash http://ts.solignani.it
ebook http://goo.gl/pUJx6

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