Nel prossimo mese mia figlia 17.enne andrà in gita scolastica per circa 15gg. L’intera spesa è stata divisa con l’ex coniuge al 50% ritenendola spese scolostica straordinaria. Sono in regime si separazione legale e l’accordo stesso di separazione prevedeva appunto tale suddivisione. L’accordo prevede anche il riconsocimento all’ex coniuge a cui è affidata la figlia di una somma mensile a titolo di mantenimento. Domanda: E’ lecito a questo punto passare per il mese in cui mia fglia starà in gita scolastica, la metà del mantenimento mensile, considerato i 15 giorni di assenza dal suo domicilio? Ovviamente questo specifico accordo non è mai stato formalizzato, ma francamente non vedo perchè la mia ex dovrebbe incassare una cifra completa in considerazione che la figlia non sarà con lei per la metà di un mese?
Ne abbiamo già parlato diverse volte, ti invito a leggere in particolare questo nostro precedente post sul punto.
È proprio per evitare il ripetersi di domande già fatte che invitiamo tutti i lettori del blog a fare una ricerca nel blog – che, ad oggi, contiene più di 2000 risposte, che non credo siano poche – prima di mandare la loro domanda.
2 risposte su “ancora sul mantenimento mensile quando il figlio non sta con i genitori che lo percepiscono”
Egr. Dott Solignani, il suo suggerimento di verificare post precedenti prima di porre le solite domande, cui dare le solite risposte, é ragionevole. Tuttavia, deve mettersi anche dalla parte di noi bisognosi di consigli legali perché non esperti in materia di legge; certo é che se io devo affidarmi ad un post datato 2009, mi verrebbe anche da chiedermi se quanto scritto é ancora valido o meno….
Anch'io ho una domanda da porle in merito alla riduzione dell'assegno di mantenimento per il primo figlio. Mio marito versa, secondo quanto stabilito dal verbale di divorzio, € 400 mensili piu' spese extra che riguardano le solite spese scolastiche, mediche, ricreative ecc ecc…ovviamente non dettagliate nel suddetto verbale….
la sua paga base é di € 1400, versa attualmente in difficoltà economiche che non gli permettono di partecipare alle spese della ns piccola in arrivo a luglio: 900€ sono destinati a finanziamenti vari che ha sottoscritto per acquistare una casa a seguito del divorzio dalla ex moglie, successivamente svenduta perché non poteva permettersi di vivere da solo e sostenere tutte le spese; poi ha incontrato me, con casa di proprietà, lavoratrice dipendente e assidua ed abbiamo iniziato la ns convivenza, da 4 anni, ormai sposati da 7 mesi.
La ex moglie gioca tantissimo sulle spese straordinarie alle quali lui non vorrebbe sottrarsi, poiché l suo punto principale é essere un buon padre anche economicamente…(anche se per la ns bambina in arrivo finora non ha potuto pagare nulla, ho acquistato tutto io, dal passeggino, alle visite mediche, all'abbigliamento del neonato …) quindi spesso i 400€ mensili diventano anche 500, 600… e ne pretende il pagamento anche quando non in possesso di ricevute; poi lei detrae questi costi dai suoi redditi, mio marito no…
Il problema é che mio marito é un operaio, la signora, invece, é titolare di un centro estetico piu' centro di abbronzatura con 6 dipendenti… Benché il mantenimento viene versato al figlio, come puo' la legge non tener conto: A.dell'enorme differenza di reddito dei due soggetti in questione; B.del diritto alla vita di un nuovo figlio in arrivo…mi chiedo, se il primo figlio ha il diritto di vivere in maniera dignitosa pari a quanto aveva prima del divorzio, perché un nuovo figlio non lo deve avere?
A questo punto vorremmo chiedere la riduzione dell'assegno di mantenimento al primo figlio per sopravvivenza di un secondo e… non é possibile perché dicono che l'orientamento dei giudici verte a tutela dei figli di primo letto e, sulla base di questo, se non sussistono rilevanti riduzioni di stipendio del genitore obbligato, é pressocché impossibile che l'assegno venga ridotto…Io sono davvero senza parole… noi facciamo dei grandi sacrifici nel ns piccolo, coscienti dei passi di vita intrapresi insieme…. ma una persona che guadagna piu' di 20.000 € al mese a confronto di una che ne guadagna 1400 ha diritto di pretendere 35€ spese extra cartoleria, mensili, intese come spese scolastiche e documentate in maniera ridicola da uno scontrino con scritto "reparto 1", "reparto 2", reparto 3" …. quando per noi questi 35€ sono quasi un carico di benzina utile per recarsi al lavoro…..e che si traducono nella difficoltà a volte di fare un pieno di benzina che costa molto di piu'…. questa é la legge italiana….ma del resto la cronaca di questi ultimi tempi lascia ben intendere in che degrado siamo costretti a vivere….
Nessuno deve fare affidamento su niente di quello che è scritto in questo blog, anche se scritto 1 nanosecondo prima del momento in cui lo si legge.
Come diciamo sempre, questo blog serve solo per dare alcuni spunti, per illustrare alcuni concetti legislativi e giurisprudenziali, mentre quando qualcuno deve prendere una decisione sulla base di un dato giuridico – legale che deve essere necessariamente affidabile e attndibile deve per forza INCARICARE UN AVVOCATO, un professionista del settore che gli renderà una consulenza aggiornata e puntuale, tagliata sul suo problema (che quasi sempr l'utnte nn riesce nemmeno a inquadrare bene), con assunzione della relativa responsabilità di tutto quello che dice.
Su queste premesse, ti invito dunque ancora una volta a fare una ricerca nel blog, dove le tematiche che poni sono state spesso affrontate, cosi come anche nel mio libro, se vedi sulla modifica delle condizioni c'è anche una apposita scheda pratica, mentre se hai poi isogno di prendere iniziative concrete devi valutare di incaricare un avvocato. In bocca al lupo.
ts