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quando il padre non rispetta con precisione le condizioni per l’affido della figlia

Sono divorziata da 2 anni, con una figlia 16 enne affidata esclusivamente a me. In estate deve stare col padre 30 gg, da suddividersi nei 3 mesi (da sentenza divorzio), ma lui come ogni anno farà orecchie da mercante e vorrà tenerla 1 mese intero. 2 settimane fa mi ha mandato comunicazione tramite sms che la terrà da.. a .., per un tot di 33 gg e tutti insieme. Io gli risponderò con raccomandata r/r dicendogli che deve come da sentenza suddividere i 30 gg, ma so già che lui non mi risponderà. E’ capace di fare come vuole lui (cosa che fa sempre) e presentarsi il giorno che mi ha comunicato nell’sms. Lui non mi fa mai sapere quando viene, per es a Pasqua (tra 15 gg) tiene la figlia, ma io non so ancora quando e quanto e dove la porta (se da lui in meridione, se dai parenti in liguria, ecc). Lui dice solo alla figlia quando viene, estromettendomi completamente. Ora mi sono stancata, se lui non mi fa avere comunicazione o se mi comunicasse una data che non coincide con la sentenza, posso oppormi e non fargli portar via la figlia? O sono passibile di querela? Posso pretendere una sua comunicazione scritta in cui mi preannuncia le date? O gli basta avvisare la figlia anche se sulla sentenza il giudice ha scritto “previ accordi con la madre”? L’ anno scorso l’ha tenuta con l’ inganno 45 gg di fila, non ho fatto querela per non mettere mia figlia in mezzo a queste cose, ma sono stanca di dover sempre calare la testa perchè lui alza la voce.

Al di là delle considerazioni in diritto, che tra poco faremo, a mio giudizio avresti dovuto muoverti prima.

Se dici che il padre fa così «ogni anno», e che sei divorziata da due anni, sono almeno cinque anni che si comporta in questo modo, sempre che abbiato fatto il divorzio subito dopo i tre anni di separazione, se non di più, quindi ha iniziato che tua figlia aveva 11 anni. Adesso, che tua figlia ha 16 anni, da un lato diventa difficile poterla gestire come si gestisce, ad esempio, un minore di 10 anni, considerando che ella stessa magari vuole rimanere con il padre senza applicare rigorosamente le condizioni del divorzio; d’altro canto, inoltre, qualsiasi iniziativa a livello giudiziario che tu potresti intraprendere adesso verrebbe probabilmente frustata dal fatto che tra due anni le condizioni di affido sono destinate a decadere per effetto del raggiungimento della maggiore età di tua figlia.

A livello giuridico, sicuramente si tratta di violazioni del regime di affido così come previsto dal titolo di divorzio, ma non sono violazioni gravi, dal momento che il numero di giorni è comunque rispettato anche se cambiano le modalità di individuazione degli stessi (consecutivi anzichè intervallati), per cui non so nemmeno se una eventuale querela per mancato rispetto dei provvedimenti potrebbe effettivamente condurre ad una condanna, anche considerando l’età oramai relativamente avanzata della minore.

Direi che al massimo, quando sarà ora, potrai provare a chiedere l’intervento «informale» delle Autorità di polizia più vicine alla tua residenza (Carabinieri, ecc.), senza crederci troppo, giusto per provare. Naturalmente questo è solo il mio modo di vedere la situazione, la valutazione finale spetta a te che conosci molto meglio di me la famiglia.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

2 risposte su “quando il padre non rispetta con precisione le condizioni per l’affido della figlia”

Non ho mai fatto nulla perchè ero succube di quell'uomo, intimidita dalla sua voce grossa e dalle minacce. Ora che finalmente mi sono 'svegliata' non posso fare nulla? E a che serve allora omologare un divorzio se poi uno dei 2 fa quello che vuole e la passa liscia? Un giudice dice 'A', il mio ex fa 'B' e tutto va bene? Non ho parole.

Non dico che sia giusto, dico solo che adesso è molto più difficile agire e che avresti dovuto prendere prima l'iniziativa. Del resto, se ti sei fatta intimidire dalle minacce senza reagire, presentando ad un esempio una denuncia per minacce, non è del tutto colpa della legge, che oggigiorno è abbastanza precisa nel tutelare le vittime di minacce o violenze con le disposizioni sugli ordini di protezione e sullo stalking, ma anche un po' tua. Guarda che non voglio colpevolizzarti, capisco benissimo la tua situazione e i tuoi motivi, ma la realtà è un po' questa con cui fare i conti.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac
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