Il week end alternato del padre non convivente è da intendersi, in assenza di specifica in tal senso nell’accordo ratificato dal tribunale dei minorenni, dal venerdì pomeriggio o dal sabato mattina?
Non esiste, purtroppo, una risposta certa ad un quesito di questo genere, ma occorre interpretare il «titolo» che governa la crisi della famiglia e quindi, in questo caso, il provvedimento del Tribunale dei Minorenni, emesso, a quanto par di capire, a seguito di un ricorso congiunto dei genitori. Naturalmente, bisognerebbe vedere sia il provvedimento nella sua interezza, dal momento che le singole clausole si interpretano le une per mezzo delle altre, con un approccio di sistema, sia il ricorso che ne costituisce il presupposto e il cui contenuto di solito viene « trasfuso» nel provvedimento.
In via generale, si può osservare che tecnicamente il venerdì non fa parte del fine settimana, quindi la risposta potrebbe essere negativa. Però la situazione della famiglia in crisi potrebbe suggerire conclusioni diverse, se ad esempio i genitori fossero residenti in Comuni molto lontani tra loro si potrebbe sostenere che, per necessità logistiche, sarebbe più opportuno riconoscere al genitore che ha diritto di tenere con sè il figlio per il fine settimana la facoltà di prelevarlo al venerdì pomeriggio anzichè al sabato mattina.
Ovviamente questioni di questo genere, e molte altre collegate alla gestione dei figli sia prima che dopo la«normazione» da parte dell’autorità giudiziaria competente sono solitamente molto ben governate dopo qualche seduta di mediazione familiare, che aiuta i genitori a comunicare tra loro, esponendo le reciproche ragioni, e a trovare soluzioni, facendo reciproci compromessi. Un consiglio, quindi, potrebbe essere anche questo: anzichè incaponirsi sull’interpretazione del titolo della separazione, cercare di mediare, cosa che può essere utile anche per molti altri aspetti. Ricordatevi che, specialmente se il figlio è piccolo, dovrete continuare a fare i genitori insieme per molti anni e meglio ci riuscirete e meglio sarà per lui.
Per ulteriori approfondimenti, rimando come al solito al mio libro.
2 risposte su “come è da intendere il diritto di frequentazione a settimane alterne?”
Concordo pienamente sull'utilità di alcuni incontri tesi alla mediazione e ad ogni possibile limitazione del conflitto. Ben presto ci si rendo conto che i figli non sono "pacchi" da ritirare e riconsegnare con rigide griglie orarie, bensì esseri umani (teoricamente i più importanti per un genitore) con esigenze, emozioni e desideri. Un po' di elasticità, raggiungibile però con un RECIPROCO passo in direzione dell'altro, nel medio periodo è destinata a giovare a tutti i protagonisti.
sul mio decreto vi era scritto settimane alterne dal venerdì all'uscita da scuola alla domenica alle 19.30 fino a che lui ha deciso che il venerdì non poteva venire e viene il sabato alle 9.30 e la tiene fino alla domenica alle 19.00