Sono in via di separazione giudiziale. Ho avuto in assegnazione condivisa 2 figlie e la casa in comproprietà 50/50 ma con mutuo intestato solo a me. Pago prestiti fatti per la famiglia sempre intestati solo a me per comodità e convenienza essendo dip. INPDAP di 300 euro. Ora il giudice ha sentenziato provvisoriamente 400 euro di mantenimento per le 2 figlie che lei mi deve pagare. Lei prende 2000 euro piu soldi di altri 3 lavori in nero. Io prendo 1700 dip. pub.. Ora la paghetta dei figli, le ricariche cell., le attività ludico sportive/canto che fanno da anni, il mantenimento dei gatti delle ragazze sono da considerare spese straordinarie? Il mantenimento non dovrebbe coprire solo vitto, alloggio e vestiario? In futuro magari con altra causa potro’ recuperare parte delle spese per mutuo (che lei non ha mai pagato) e prestito per la famiglia (che lei non ha mai pagato) che abbiamo contratto in comunione dei beni e in condizioni più vantaggiose per la famiglia dal momento che avevamo i conti bancari in comune e dimostrando che io pagavo regolarmente anche il 50% delle bollette che erano intestate a lei? Considerando anche che la casa e’ affidata alle figlie e non a me io ne sono solo il tutore. Qual’e’ il mio status (sep., coniug. ) attualmente. Gli assegni familiari e le detrazioni a chi spettano? Essendo affidamento condiviso quanto posso spendere per le ragazze (es. bici) senza dover consultare, eventualmente solo informare, la signora per ogni inezia? La sua buonuscita da un lavoro precedente quando avevamo la comunione dei beni e’ della famiglia o la può tenere lei? Io ho dato alla famiglia gli interi importi di tre lavori fatti all’estero extra lavoro ordinario. I regali delle nozze sono della coppia per cui eventualmente li dividera’ il giudice se manca l’accordo o sono di Lei che ne rivendica la proprietà perche fatti da suoi parenti? Se la casa veniva data a lei con le figlie il mutuo intestato solo a me lo continuavo a pagare io?
È evidente che non posso rispondere in questa sede ad una tale congerie di domande, pena impiegare ore e forse giorni per riscrivere, peraltro, cose che ho già scritto e detto da altre parti. Premesso che comunque fai bene a porti questi quesiti perchè devi giustamente riorganizzarti la vita, e quella delle tue figlie, dopo la crisi della famiglia, ti posso dare alcune indicazioni che potranno, credo, esserti utili in questo senso, facendoti anche risalire a tutto quello che abbiamo già detto in materia.
Innanzitutto, non più tardi di un anno fa, proprio per rispondere a tutte queste domande, ed altre, ho scritto un intero libro. Ti consiglierei innanzitutto di procurartelo, non lo devi acquistare per forza puoi prenderlo anche in prestito presso una biblioteca se proprio non lo vuoi comperare. In questo lavoro, troverai la risposta diretta ad alcune domande, ma soprattutto alcuni concetti di base della materia che ti potranno essere utili per inquadrarne correttamente altre, sempre relative alla vita dopo la separazione. A volte, nella vita, nei libri si trovano ancora risposte alle domande, nonostante tutto :-).
A parte il libro, il nostro blog, questo blog che stai leggendo, contiene ad oggi oltre duemila articoli. Son tanti. Molti di essi, in effetti, trattano tematiche molto simili a quelle delle tue domande, come ad esempio la definizione di spesa straordinaria. Non ci siamo mai occupati specificamente di aspetti quali il mantenimento dei gatti della prole, in relazione al concetto di spesa straordinaria, ma penso che troverai anche qui alcuni concetti-guida che ti potranno essere utili per qualificare, ad esempio, volta per volta le singole spese. Fai una ricerca nel blog, usando il nostro motore dedicato cerca.solignani.it, provando con diverse chiavi. Ti stupirà il materiale che potrai trovare.
Un’altra considerazione da fare poi è questa: il legale che ti ha seguito per la separazione giudiziale dove è finito? Se non è morto, dovrebbe essere lui il principale riferimento per comprendere tutte le tematiche che, peraltro del tutto giustamente, poni. Lui è quello che conosce il tuo caso meglio di chiunque altro, conosce il provvedimento emesso dal giudice, la cui lettura è indispensabile per poter rispondere a diverse tue domande, insomma dovrebbe essere considerato la tua fonte principale di informazioni e consigli di buona qualità. Personalmente, peraltro penso che il nostro compito di legali sia proprio quello di aiutare i membri delle famiglie che si rompono a definire un adeguato progetto di vita dopo la crisi familiare e non di limitarci a gestire gli strumenti giudiziari, che sono solo un mezzo, in alcuni casi peraltro molto limitato, per dare un nuovo assetto alla famiglia.
In chiusura, poi, voglio anche dirti che il tuo scopo non è, comunque, definire dei concetti, per la ricostruzione dei quali spesso ci sono molti meno riferimenti certi di quelli che la gente comune possa immaginare, ma gestire, tutti i giorni, la tua famiglia e le tue figlie, per cui l’approccio strettamente giuridico può non essere quello più indicato, specialmente se utilizzato da solo; la chiave di tutto è stabilire un buon rapporto di collaborazione con la tua ex coniuge, nonostante la crisi, e, su molte questioni, non impuntarsi, ma trovare il classico accordo. La negoziazione, insomma, può essere la parola d’ordine per definire molti aspetti, specialmente a quelli che sono talmente particolari da sfuggire ad una precisione definizione legislativa. Sotto questo punto di vista, può essere utilissimo il ricorso a qualche seduta di mediazione familiare. Insomma, anziché spaccarsi la testa per capire cosa possa dire il «diritto» su chi debba mantenere i felini della prole, esercizio che sarebbe probabilmente più divertente che utile, meglio trovare, sul punto, un accordo: molto spesso si fa prima e se ne anche un ritorno ulteriore in fiducia reciproca e collaborazione.