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[rece] formulario esplicato delle esecuzioni

Oggi voglio parlarvi di un testo di un vecchio amico, con il quale ho condiviso l’esperienza di Legalit sin dagli albori, parliamo di quasi venti anni fa, quando lui era un neolaureato e io un praticante, mentre oggi lui è diventato magistrato ed io avvocato. Oltre al titolo, ovviamente ho acquistato anche tanti chili in più, ma questa è un’altra faccenda…

Si tratta, ad ogni modo, del libro scritto da Giovanni Fanticini, con Filippo Ghiacci, in materia di esecuzioni civili, intitolato «Formulario esplicato delle esecuzioni», per CEDAM.

Giovanni è giudice dell’esecuzione al Tribunale di Reggio Emilia. Ho avuto occasione di confrontarmi con lui diverse volte, dentro e fuori la nostra legalit, e ho sempre trovato la sua preparazione sul tema, al di là delle opinioni sui diversi angoli di interpretazione di quando in quando possibili, impeccabile.

Peraltro, i formulari «secchi», tra le varie forme di letteratura giuridica, raramente mi sono piaciuti. Sulla carta, le «formule» sono, sin dal tempo del diritto e del processo romano, tra le cose più utili per i giuristi. Però, molti formulari, la pressochè totalità di quelli che mi sono capitati in mano, erano largamente deludenti, proponendo formule abbastanza scarne e che offrivano poco valore aggiunto rispetto all’inventiva che avrei potuto avere in proprio.

Inoltre, vale per gli atti giuridici il formale canone di scrittura catoniano: «rem tene, verba sequentur»; in fondo, la cosa principale di cui un avvocato ha bisogno è quella di inquadrare logicamente e concettualmente in modo adeguato il problema, dopodichè può stenderlo in modo corretto indipendentemente dal canovaccio al cui interno scrive, tant’è vero che io stesso uso quasi sempre uno stesso modello, a differenza di altri avvocati che si costruiscono tanti modelli diversi di documenti a seconda di quel che devono fare.

Ad ogni modo, più recentemente, si sono diffusi, credo anche per questi motivi, i formulati esplicati, cui appartiene anche il lavoro di Giovanni, che sono a mio giudizio invece molto utili, perchè, al di là della formula, che può essere più o meno ricca, illustrano e discutono anche i vari istituti, che vengono così ad essere organizzati non in base alle classificazioni legislative, ma secondo «quel che deve fare» il professionista, un po’ come una guida pratica, del tipo di quelle che siamo abituati a vedere con i software, che sono strutturati in base a voci che iniziano sempre con «how to».

Su queste premesse, il libro è molto ricco: le formule sono davvero tante (disponibili naturalmente anche su un cd allegato per fare copia e incolla) e le note sono davvero molto approfondite.

Per questo, credo che questo testo possa essere uno strumento davvero di riferimento per chi si occupa di esecuzioni, accanto al classico «Castoro», e l’ho inserito appunto tra i pochi libri che tengo sulla scrivania per averli immediatamente a portata di mano. Consigliare il libro di un amico non è mai molto elegante, ma questa volta ho deciso di fare un’eccezione :-).

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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