sono una cittadina italiana residente all’estero coniugata con un cittadino olandese anche lui residente all’estero. Dopo molte difficoltà siamo riusciti a trovare un legale in italia e ad avviare la pratica di separazione consensuale. Ci e’ stata comunicata la data della prima udienza per il 10 gennaio 2012, data in cui e’ per me impossibile venire in Italia e mio marito non ha nessuna intenzione ne’ in quella data ne’ in altre di sostenere spese di biglietto aereo, soggiorno ecc. ecc. Cosa ci consigliate di fare? Possiamo ambedue fare una procura all’avvocato e non presentarci? Nel caso non sia possibile, posso chiedere una posticipazione della data e presentarmi solo io? Ovviamente, dopo aver già pagato l’avvocato e con la volontà comune di separarci legalmente sarebbe disastroso se il non presentarsi all’udienza annullasse tutto il lavoro finora fatto (un incubo il trovare un avvocato disposto a rappresentarci, mettere insieme tutti i documenti, tradotti, autenticati ecc. ecc). Grazie in anticipo per un consiglio. P.S. il giudice esige la nostra presenza e accetterebbe l’assenza di noi di noi dure solo in caso di malattia grave e impossibilita’ a viaggiare. Non siamo malati! Viviamo solo lontanissimo e spendere una barca di soldi per 10 minuti in tribunale e’ un lusso che non possiamo permetterci! (e’ consensuale, non abbiamo figli minori, non abbiamo proprietà o altro da dividere, non vogliamo mantenimento come dichiarato nel ricorso).
Non vedo dove sia il problema, noi abbiamo fatto sia separazioni sia divorzi in Italia (a Milano, Modena, Macerata, Siena e altre sedi) per Italiani residenti all’estero, a volte anche molto meno lontano di te. È sufficiente fare una procura dove il legale che presenzia all’udienza partecipa non solo quale procuratore legale della parte, ma anche quale suo procuratore sostanziale.
Questa procura noi di solito la facciamo fare presso le Autorità consolari italiane all’estero e per sicurezza vi trascriviamo all’interno il testo del ricorso, in modo che non possano esserci dubbi sui poteri del procuratore che si presenta all’udienza.
A questo punto, puoi chiedere un rinvio, ma la volta successiva tuo marito deve presentarsi. Oppure dovete rifare la procura. Tutto ciò salvo che presso il foro dove è stato presentato il ricorso non ci siano problemi particolari che il vostro attuale legale conosce e io no, ma è anche vero che quando i cittadini che si devono separare risiedono entrambi all’estero il ricorso si può presentare presso qualsiasi tribunale d’Italia, ed infatti a Modena ho fatto un ricorso per una italiana residente in Chile e un cinese di Taiwan, quindi il problema sarebbe facilmente superabile.
Per ulteriori dettagli, puoi consultare la nostra scheda pratica su separazione e divorzio per procura.
2 risposte su “Ancora su separazione e divorzio per procura.”
Dopo la modifica delle norme consolari (che non redige più atti pubblici per gli stranieri), può andar bene che la procura alle liti e la procura speciale per il divorzio siano fatte con scrittura privata autenticata in consolato?
Non saprei, è un tentativo che si può sicuramente fare, poi si vede quando arriva sotto al muso del presidente del tribunale…