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come si fa a gestire il gratuito patrocinio nelle materie soggette a mediazione obbligatoria?

Ho diritto al patrocinio gratuito, ma devo fare una causa in una delle materie per cui è prevista la mediazione civile obbligatoria e mi hanno detto che costa molto ed io non me la posso permettere. Come posso fare, esiste qualche modo in cui possa far valere ugualmente i miei diritti, altrimenti questa mediazione è una palla al piede…

L’art. 17, comma 5, del decreto legislativo 28/2010 prevede quanto segue:

5. Quando la mediazione e’ condizione di procedibilità della domanda ai sensi dell’articolo 5, comma 1, all’organismo non è dovuta alcuna indennità dalla parte che si trova nelle condizioni per l’ammissione alpatrocinio a spese dello Stato, ai sensi dell’articolo 76 (L) del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 30 maggio 2002, n. 115. A tale fine la parte e’ tenuta a depositare presso l’organismo apposita dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorieta’, la cui sottoscrizione puo’ essere autenticata dal medesimo mediatore, nonche’ a produrre, a pena di inammissibilita’, se l’organismo lo richiede, la documentazione necessaria a comprovare la veridicita’ di quanto dichiarato.

Si tratta, però, di una mezza fregatura, o forse anche peggio, perchè:

  1. Chi ha diritto al gratuito patrocinio ha diritto ad un legale che lo assista in maniera competente e professionale in tutte le fasi del procedimento. Qui è vero che l’utente non paga niente all’organismo di mediazione, ma è anche vero che lo Stato, a differenza di quanto avviene in giudizio, non gli mette accanto un avvocato per difenderlo, quindi l’utente deve andare in mediazione da solo o, se vuole un avvocato, pagarselo (ma se ha il patrocinio gratuito non ha i soldi per farlo)
  2. A quanto ne so – mi corregga chi ne sa più di me se sbaglio – in questi casi l’organismo di mediazione non percepisce alcun compenso, a differenza, ancora una volta, del legale che viene al termine del procedimento pagato dallo Stato. Con quale impegno, dunque, ci si può aspettare che venga trattata la materia dal mediatore che verrà incaricato dall’organismo?
Diciamo che per quanto riguarda gli indigenti, il sistema è stato realizzato piuttosto male. Sarebbe stato preferibile esonerare coloro che hanno diritto al patrocinio dall’obbligo di mediazione, ma sinchè non ci sarà una modifica legislativa questo è lo stato delle cose.
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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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