lo scorso anno, dopo aver fissato la data di matrimonio per il 5 settembre, nel mese di maggio la mia fidanzata mi lascia e annulla le nozze. dopo pochi mesi (novembre 2010) ritorna sui suoi passi e insieme decidiamo di andare a convivere. La convivenza inizia a febbraio 2011. le cose non vanno sempre bene, ma a fine novembre scopro che da 2 mesi lei si frequenta con un altra persona. Ci lasciamo. La casa in cui vivevamo è di proprietà dei suoi genitori, però l’arredamento per la maggior parte è stato pagato da me, oltre a spese per beni “immobili” (tipo camino, giardino). Quello che chiedo è che genere di diritti posso esercitare su questi beni che ho acquistato per quella casa e che non posso/voglio portare via poichè troppo ingombranti per un appartamento normale. sarei costretto a venderli perdendoci molti soldi.. posso costringerla ad acquistarli?
No, naturalmente non puoi costringerla ad acquistarli. La situazione è del tutto analoga a quella di qualsiasi altre persone che sono proprietarie in comune di uno o più beni, non ci sono regole particolari derivanti dal fatto che queste cose un tempo servivano alla vostra famiglia. Pertanto, si seguono le norme previste per la divisione che prevedono che se le parti non si accordano i beni vanno divisi in natura, sempre che sia possibile, oppure venduti ad un terzo; in quest’ultimo caso i comproprietari si divideranno il ricavato.
Per quanto riguarda invece i miglioramenti che hai apportato all’immobile, come ad esempio il camino (più discutibile il giardino, dal momento che probabilmente si trattava più di manutenzione che di opere permanenti, anche se la cosa andrebbe giudicata comunque in concreto), hai diritto ad una indennità dal momento che la casa con il suo incremento di valore non rimane a te.
Va da sè che è assolutamente consigliabile in una situazione di questo genere raggiungere un accordo bonario, anche rinunciando a qualcosa pur di definire. Può essere utile rivolgersi ad un mediatore familiare.
12 risposte su “quando finisce una convivenza come si procede per i mobili di casa e i miglioramenti alla casa familiare?”
Buongiorno, vivo con una conquilina con la quale avevamo affittato ed ammobiliato casa,ora lei di punto in bianco decide di andarsene pretendendo di vendere i mobili o di averne la metà del valore in termini economici, senza avermi avvisata in tempo e non avendomi permesso quindi di organizzarmi. La richiesta di lasciare la casa come da disdetta è Novembre ed è stata scelta personale della mia conquilina andare via prima senza avvertire quando gli accordi erano differenti. Come potrei fare? Lei pretende di avere la sua parte di mobili senza aver detto nulla. Come funziona la legge in questi casi? Contratto cointestato ad entrambe e lei pagherà l’affitto fino a novembre.
Grazie per l’aiuto
In linea di principio, essendo i mobili anche suoi ha diritto alla divisione nella pratica una richiesta improvvisa può essere considerata contraria alla buona fede. in realtà, il valore economico di una situazione del genere non è tale da poterne fare una questione giuridica utilmente coltivabile per cui l’unico sistema per affrontarla è quella di cercare di raggiungere un accordo.
Buongiorno, ho bisogno di un consiglio legale/obbiettivo: io ed il mio compagno conviviamo da 10 anni (affitto) ci siamo lasciati due mesi fa, (lui ha cominciato una nuova relazione da diversi mesi) dopo diversi anni in cui comunque la nostra relazione era arrivata ad una semplice convivenza tra coinquilini, per cui la separazione inizialmente è stata serena e consensuale.
Mi ha lasciato la casa e gli animali, con l’accordo che avremmo diviso solo a metà i risparmi in comune.
Scopro che neanche due giorni dopo la nostra separazione lui vive già con la nuova compagna ed ha tranquillamnete riprogettato tutta la sua vita (vacanze) promettendomi che comunque per me ci sarà sempre.
Ora, mi lascia casa, con tutte le spese, mantenimento ed arredamenti ( dopo 9 anni di usura) metà dei mobili sarebbero da cambiare, l’altra metà sono effettivamente “vecchi” di almeno 4 anni, per cui il valore su mercato è pressochè nullo.
Gli ho accennato che vorrei tenermi la metà dei risparmi ( sui 5000 euro…) e sono stata presa come un’arpia succhiasangue. Mi ha garantito che per i prossimi mesi comunque mi darà un contributo spese/mantenimento e che per le spese di casa/animali ci sarà sempre per dividere a metà.
Considerando che mi fido della sua persona, ma non di quello che può riservare il futuro, è tanto campata per aria la mia richiesta?
A me sembra una richiesta onesta, ma dovete credo continuare a fare valutazioni e un percorso in comune, se possibile.
buonasera, dopo 5 mesi di convivenza ed un bambino io ed il mio ragazzo ci lasciamo perchè era un tipo violento, io ho continuato a vivere nella casa gravata da mutuo che ho provato a pagare per circa un anno e poi non piu, inizialmente pagata da entrambi in parti uguali compreso i mobili, il punto è che ora devo trasferirmi in un’ altra casa, posso portarmi i mobili e dare al mio ex compagno la metà del valore dei mobili, senza il suo consenso ?
No, la divisione la dovete fare di comune accordo purtroppo.
Ok, grazie mille e scusi il disturbo
Sei il benvenuto, in bocca al lupo.
Buonasera, io e la mia, ormai, ex compagna ci siamo lasciati 3 settimane fa, per colpa mia, perché non c’era più quella magia che ci legava un tempo, ho preferito essere chiaro e sincero senza andare a cercare una terza è scomoda persona… Tradire non è nel mio DNA!
Fatto sta che convivevamo da 1 anno e mezzo, in una casa acquistata con un mutuo al 50%, la situazione mutuo è abbastanza chiara, la ritira lei, facendo l’accollo, cosa che a me sta bene.
Il problema è nato qualche giorno fa cercando di tirare le somme per i mobili, presupponendo che abbiano un valore di 20000€, quanto dovrebbe essere la cifra giusta che dovrebbe darmi per liquidare la mia parte? Si calcola il valore di acquisto oppure il valore attuale del mobile? Calcolando sempre che hanno un anno e mezzo e tenuti con cura maniacale, praticamente sono ancora nuovi!
Un caso diverso vale per la cucina, pagata 13000€ inizialmente facendo un prestito, poi pagato interamente dai suoi genitori per alleviarci dagli interessi, noi mese con mese gli davamo una quota, e siamo arrivati a 9000€, ora, la cifra rimanete, cioè i 4000€ dovrebbe continuare a pagarli lei, oppure come dicono loro dovrei dare la metà anche io?
Essendo che la cucina, come del resto la casa, la terrebbe lei, credo sia scontato che dovrebbe pagarli lei….
Spero di essere stato abbastanza chiaro, vi ringrazio tantissimo per le delucidazioni che so, che sarete in grado di darmi, e vi auguro buona serata.
A presto.
Marco
Per me va considerato il valore attuale.
In questo caso però andrei a perdere parecchio capitale versato, anche se i mobili sono praticamente nuovi, non ci potrebbe essere un altra soluzione?
Grazie mille e scusate se approfitto della vostra competenza.
Marco
Comunque devi risolvere la cosa in modo negoziale, cosa vuoi…