Convivo con una ragazza separata e con una bambina di 2 anni avuta dal precedente matrimonio. La bambina vive nella casa di proprietà della madre. Al padre gli è stato concesso di prenderla ogni giovedì ed un fine settimana alternato. Capita a volte che la bimba sia influenzata e di conseguenza impossibilitata ad uscire di casa, e questo può avvenire anche nei giorni infrasettimanali spettanti al padre. Il padre, o i suoi genitori, chiedono e pretendono di entrare in casa per stare insieme alla bimba/nipotina. Può la mia ragazza rifiutarsi di farli entrare? Ritengo che la loro presenza violi la privacy mia e della mia compagna. Esiste una soluzione alternativa a questo?
Non hai tutti i torti, ma credo che il diritto della bambina di poter avere rapporti regolari con il padre e gli ascendenti del suo ramo genitoriale sia in fondo da considerare più forte rispetto a quello tuo, e della madre, alla riservatezza. Del resto, quando hai iniziato a convivere con la madre sapevi che ci sarebbe stato da gestire il rapporto della stessa con la figlia e con il padre della stessa, che è una importante figura di riferimento, almeno fino a prova contraria, della medesima figlia.
L’unica alternativa a cui si potrebbe pensare, in teoria, sarebbe quella del «recupero» dei giorni in cui il padre non ha potuto frequentare per indisposizione la figlia in altri momenti, ma non è una soluzione fantastica perchè, specialmente se la bambina è ancora abbastanza piccola, è bene che abbia rapporti con entrambi i genitori su base regolare, senza stare troppo poco, a volte, con il padre o, al contrario, troppo con lo stesso per fare il «recupero».
Ciò detto, è chiaro che il padre e i nonni paterni nel venire a frequentare la bambina a casa tua dovranno osservare il massimo rispetto e discrezione, anche se questi sono aspetti difficilmente coercibili giudiziariamente e su cui magari può essere utile qualche seduta di mediazione familiare o anche solo un discorso chiarificatore, se si è in grado di affrontarlo con la richiesta pacatezza e tranquillità.