Dopo che mi sono stati venduti all’asta 2 magazzeni, soddisfatti alcuni creditori, mi è rimasto un residuo di debito di 59000 euro che è il totale di 3 creditori rimasti. Il Giudice ha chiuso la vecchia procedura, nominato il nuovo procedente e contestualmente il custode giudiziario e il ctu tecnico per la ricognizione dei beni. Ora l’ udienza di incontro tra le parti è fissata per il 4 luglio dove decideranno cosa mettere all’ asta e datare le prime vendite. Io proprio entro il mese di luglio potrei avere la somma per chiudere questo debito residuo, come conviene muovermi ora nei confronti della procedura e dei creditori? Considerato che sicuramente sarà l’abitazione ad andarci di mezzo. Inoltre mia moglie ha alcuni beni in donazione con usufrutto dei suoi genitori, questi beni possono far parte della procedura considerato l’importo di 59000 euro quando già da se l’abitazione supera i 180000?
Direi che la cosa più consigliabile sia contattare subito, tramite un legale di fiducia, i tre creditori ancora insoddisfatti per proporre un progetto di definizione delle pendenze che possa evitare la vendita della prima casa. Queste trattative sono sempre abbastanza lunghe e impegnative, quindi tanto vale iniziarle subito, giocando a carte scoperte.
Per quanto riguarda i beni di tua moglie, non saprei dirti dovrei conoscere molti più dettagli relativamente alla procedura e all’esposizione debitoria. Se il discorso, comunque, è quello della capienza della casa, come valore, rispetto ai debiti, l’esecuzione sui beni di tua moglie dovrebbe essere evitata, anche se molto dipende sia dalla valutazione che farà il CTU di tutti i cespiti pignorati sia dell’andamento dell’esecuzione, che come noto avviene in mancanza di vendita, progressivamente sempre più al ribasso.