La rivalutazione dell’assegno di mantenimento si calcola sempre sull’importo originario o anno per anno sulla somma rivalutata? Es.: anno zero assegno di mantenimento pari a 500 euro al primo anno con la rivalutazione l’assegno arriva a 510 euro; il secondo anno la rivalutazione va calcolata su 500 (importo originario) o 510 (importo già rivalutato al primo anno)?
La rivalutazione si calcola sull’assegno così come rivalutato, quindi seguendo il tuo esempio il secondo anno si prenderà come base di partenza la somma di 510 euro. Del resto, l’indice d’inflazione esprime l’aumento che si è avuto nell’ultimo anno rispetto a quello precedente. Naturalmente potresti anche prendere ogni anno la somma originaria, usando però un indice che rappresenti la somma degli aumenti che si sono verificati dal primo anno a quello corrente. In conclusione, l’importante è che la somma prevista come mantenimento sia costantemente adeguata alla diminuzione del potere di acquisto della moneta per effetto dell’inflazione
2 risposte su “come si calcola la rivalutazione degli assegni familiari di mantenimento?”
Salve Avv. Solignani,
A tal proposito segnalo che, iscrivendosi sul sito ISTAT.it è possibile ottenere la certificazione della rivalutazione annuale. Ho notato inoltre che c'è la possibilità di ottenere l'indice FOI anche in versione "pronviciale" (ad es. Modena). In questo caso l'ente fornisce solamente l'indice di variazione e non, come nel caso dell'indice nazionale, anche la somma rivalutata. Personalmente ho sempre utilizzato l'indice FOI nazionale ma, sapendo che la ex moglie e figli risiedono stabilmente all'interno di una determinata provincia è possibile, sencondo Lei, utilizzare l'indice a livello pronviciale in luogo di quello nazionale?
Saluti
Mi raccomando Andrea dammi del tu, anche quando siamo "in pubblico", sai che non ci tengo alle formalità :-).
Non mi è mai capitato di vedere referenziato l'indice provinciale in provvedimenti riguardanti separazione o divorzio. Sotto certi profili, potrebbe avere un suo fondamento, anche se probabilmente le differenze sono così minime – parliamo della sola rivalutazione, non certo dell'ammontare dell'assegno – che non credo che nella pratica si porrà mai il problema, salvo forse le ipotesi di famiglie molto facoltose in cui anche la rivalutazione diventa una posta importante. Ma anche in questi casi è tutto relativo e poi solitamente le famiglie molto benestanti hanno case in ogni parte del paese dove trascorrono diversi giorni all'anno (ts)