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la figlia naturale giudizialmente accertata concorre all’eredità del padre con i figli legittimi?

Mia figlia ha 3 anni. E’ stata riconosciuta giudizialmente come figlia naturale del padre di 58 anni pensionato militare. Divorziato. Con 2 figli legittimi. Può essere reversibile per mia figlia la pensione del padre biologico che ha riconosciuto la bimba in caso di morte. E in quali termini parteciperà all’eredita?

Per quanto riguarda la pensione di reversibilità, tua figlia ha gli stessi diritti dei figli legittimi, secondo le disposizioni in materia previdenziale. Per ciò che concerne, invece, gli aspetti successori, tua figlia sarà chiamata all’eredità del padre, che ora non è più solo biologico, ma giudizialmente accertato, insieme ai suoi due fratelli, figli legittimi dello stesso padre.

L’unica differenza di trattamento che potrebbe, in teoria, esserci è nella facoltà di commutazione che i suoi fratelli avranno nei suoi confronti. Si tratta di una figura prevista dall’art. 537, comma 3°, cod. civ., secondo cui «i figli legittimi possono soddisfare in denaro o in beni immobili ereditari la porzione spettante ai figli naturali che non vi si oppongano. Nel caso di opposizione decide il giudice, valutate le circostanze personali e patrimoniali». In materia, si possono vedere anche l’art. 542, comma 3°, e 566, comma 2°, cod. civ.. [ref]Peraltro, l’applicazione dei principi della rappresentazione nella successione può dar luogo a conseguenze singolari. Infatti, se in luogo di un figlio legittimo che non vuole o non può venire all’eredità, sono chiamati suoi discendenti naturali, costoro hanno, a quanto pare, la facoltà di commutazione nei confronti dei figli naturali del defunto … Se il figlio legittimo è rappresentato da discendenti legittimi insieme con discendenti naturali, i primi non hanno facoltà di commutazione verso i secondi (MENGONI, Successioni legittime, 75)[/ref].

La facoltà di commutazione è prevista per dar modo ai figli legittimi di far cessare la comunione ereditaria con i figli naturali, privilegiando in qualche modo la compattazione del patrimonio familiare in capo a coniuge e figli legittimi del de cuius, anche se comunque i figli naturali hanno diritto ad ottenere denaro o beni immobili per valore corrispondente alla loro quota e possono, come si è visto, anche opporsi alla commutazione, anche se, anche in caso di opposizione, il giudice potrebbe disporla ugualmente.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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