il mio ex marito non versa gli alimenti ai figli da 10 anni, se non sporadicamente in passato, ho tenuto tutto segnato e il credito ha ormai raggiunto i €30.000,00 escluse le spese extra che ormai mi rifiuto di conteggiare. Ho fatto diverse ingiunzioni tramite il datore di lavoro, ma ovviamente si licenzia regolarmente. Ora so che lavora ma non conosco l’azienda, posso comunque procedere? Può il giudice intimargli di indicare il nome del datore di lavoro? Addirittura oggi a mia figlia oltre ad avermi insultato le ha detto che non intende dare soldi a me (perché ancora non ha capito che si tratta del mantenimento dei suoi figli) e che se siamo in difficoltà che possono arrangiarsi che sono grandi abbastanza (20 e 15 anni)! Ho pensato anche alla denuncia, ma avendo precedenti ho preferito evitarla. Mi potete consigliare cosa fare? Ho fatto anche la raccomandata ricordandogli a quanto ammonta il suo debito, ma lui non risponde ed ha anche cambiato numero di telefono per non farsi rintracciare.
Visto l’arretrato accumulato la soluzione cui pensare in prima battuta sarebbe la denuncia penale, che potrebbe avere più efficacia sul piano pratico proprio per l’esistenza di precedenti che potrebbero mettere a rischio il beneficio, in caso di condanna, della sospensione condizionale della pena.
Se, tuttavia, non vuoi procedere in questo senso, l’unica cosa da fare al momento è commissionare un’indagine ad una agenzia di investigazioni per conoscere il suo attuale datore di lavoro e fare l’ennesimo pignoramento presso terzi. Se guardi la nostra scheda pratica, ti spiega come funziona e quali sono i costi, che sono abbastanza contenuti.
Per il fatto di non dare il numero di telefono, probabilmente si potrebbe fare un ricorso ex art. 709 ter cod. proc. civ., ma qui il problema di come attuare i titoli direi che assorba qualsiasi altra osservazione: in altri termini, al prima cosa da fare è vedere se e come puoi «mettergli il sale sulla coda», dopodichè si possono valutare altre iniziative.