In sede di comparizione davanti al Presidente del Tribunale per esperire il tentativo di conciliazione la mia (ormai) ex moglie per ottenere un provvedimento a Lei favorevole ha dichiarato di non avere alcun reddito al fine di ottenere un assegno di mantenimento, che puntualmente e giustamente l’Ill.mo Presidente le ha assegnato. Il problema è un altro che lei aveva in essere, nel momento in cui è comparsa in Tribunale, più di un rapporto di collaborazione con alcuni enti pubblici e quindi un suo potenziale reddito. È possibile fare una denuncia per falsa testimonianza? Da premettere che è stata lei ad abbandonare in modo ingiustificato e improvvisamente la residenza coniugale.
La «falsa testimonianza» è un reato (previsto all’art. 372 del codice penale, per il quale “Chiunque, deponendo come testimone innanzi all’Autorità giudiziaria, afferma il falso o nega il vero, ovvero tace, in tutto o in parte ciò che sa intorno ai fatti sui quali è interrogato, è punito con la reclusione da due a sei anni”) che può essere, appunto, commesso solo dal testimone, mentre invece tua moglie era parte in causa e non un testimone.
La cosa credo andasse affrontate nel merito, cioè predisponendo una difesa in cui venivano dimostrare le varie collaborazioni, che se sono con enti pubblici non sono nemmeno i classici «lavori in nero», che sono più difficili da dimostrare.
Per quanto riguarda l’abbandono della casa coniugale, se tale condotta fosse stata causa della rottura del rapporto coniugale, e la cosa fosse stata, ulteriormente, dimostrabile, avresti potuto chiedere l’addebito della separazione a tua moglie, con la conseguenza che la stessa non avrebbe potuto chiedere il mantenimento a tuo carico.