Mio fratello, invalido a l 50% ha vissuto tre anni fuori casa dove però, risulta residente. Nella stessa casa (casa popolare) è residente nostra sorella. Adesso, per vicissitudini diverse, mio fratello è costretto a fare rientro a casa dove ha sempre avuto la residenza. ma nostra sorella, ha preso possesso di tutta l’abitazione, rendendola invivibile dal punto di vista igienico e ambientale (gli spazi di passaggio tra una camera e le altre è praticamente ristretto a pochissimi cm. se non si vede non ci si crede). Alla richiesta di liberare una camera da suoi effetti personali (la stanza è un deposito) lei si è rifiutata. Oggi stesso mio fratello ha chiamato la polizia. gli stessi gli hanno detto che non possono costringere a liberare niente e lo hanno invitato a rivolgersi all’ente autonomo di competenza. Legalmente cosa può fare mio fratello? a chi veramente deve rivolgersi? Può presentare un esposto in procura? Lui non percepisce nessun reddito mentre mia sorella è impiegata ASL.
Nel tuo pur dettagliato racconto ometti di dire la cosa più importante e cioè a chi è assegnata dall’ente la casa in questione, se a tuo fratello, a tua sorella, a entrambi o quant’altro.
Questo è tuttavia il dato fondamentale da cui partire.
Premesso che la casa non è di vostra proprietà, ma di proprietà dell’ente, bisogna vedere a chi l’ente ha concesso il diritto di utilizzarla.
Per questo gli agenti di polizia hanno detto di rivolgersi all’ente gestore, se non altro per chiarimenti circa il titolo di utilizzo e per vedere se loro possono attivarsi per ottenere il ripristino della situazione di diritto.
In mancanza di soluzione da parte dell’ente proprietario dell’alloggio, tuo fratello deve rivolgersi ad un legale, se non dispone di risorse economiche per pagarne il compenso può chiedere l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato