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quando una lite condominiale sfocia nel penale

in seguito ad una lite verbale condominiale con la mia vicina che fa schiamazzi già più volte richiamata dall’amministratore, mi vengono a bussare a casa due individui (da lei mandati che assiste alla scena) con mazze e coltelli, minacciando me e mia madre, ora se nell’ipotesi (appunto perchè non vera) che io stesso avessi reagito per proteggere mia madre minacciando loro con un coltello e la stessa mandante, cosa rischio? non ci sono stati ne feriti e ne niente, solo minaccie e tanta confusione e appunto qualche oggetto atto ad offendere, però sono venuto a sapere che forse sono stato denunciato in quanto loro mi accusano di aver iniziato io e addirittura dicono di avermi ripreso con un telefonino mentre minacciavo la donna con la figlia minorenne con un coltello, fermo restando che ho testimoni che accertano che sono venuti loro da me a bussare e che io ero disarmato, detto ciò che valore può avere un video fatto da un mandante il quale nel suo interesse avrebbe potuto filmare solo quello che voleva?, ammesso che io fossi col coltello o meno?…..e cmq sia anche mia madre ha sporto querela sia contro la donna che attua gli shiamazzi e sia contro le persone che sono venute a minacciarla fin sotto casa.

La prima cosa che devi tenere presente è che, quando ti rivolgi ad un legale per avere un parere, devi descrivere esattamente e per prima cosa come si sono svolti i fatti, lasciando perdere le ipotesi, quello che tu pensi gli altri possano avere detto, possa essere stato filmato e così via. Al tuo avvocato devi dire esattamente tutto quello che è accaduto, sei protetto dal segreto professionale e devi raccontare le cose come sono andate, altrimenti il legale fa solo confusione e difficilmente riesce ad esserti d’aiuto.

Detto questo, il tuo caso non è chiaro, perchè alcune circostanze sembrano avanzate come immaginarie, ma poi al contrario sembri riferirti alle stesse come reali. 

Avendo ricevuto una denuncia, comunque, dovresti rivolgerti al più presto ad un legale affinché, dopo avergli spiegato per bene come stanno le cose, possa indicarti quali possono essere le conseguenze giuridiche.

È ovvio, peraltro, che gli aspetti penali della vicenda sono probabilmente solo la punta dell’iceberg, una questione che è degenerata ma che comunque non sarà risolta con la definizione delle pendenze penali, per cui bisognerebbe capire che cosa ha determinato il dissidio tra le vostre famiglie e lavorare anche su quello. Alla radice c’è spesso un problema di comunicazione che può essere affrontato in modo più facile di quel che si potrebbe pensare.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

2 risposte su “quando una lite condominiale sfocia nel penale”

Buongiorno Avvocato, mi ricollego al post in oggetto perché al culmine di una simile “bega” condominiale vissuta tra una persona di mia conoscenza e la vicina, quest’ultima imbrattava il portone dell’appartamento con una bomboletta spray, con una scritta indelebile ed offensiva. La autrice del gesto si era resa protagonista in passato di altri atti bizzarri ed inquietanti, sempre per protesta contro le presunte immissioni acustiche, quali oggetti lasciati sulla soglia, simboleggianti chissà quali ingiurie, oppure il recapito di bigliettini farneticanti, o ancora il versare acqua sul pianerottolo e sullo zerbino.
E’ evidente che si tratta di una persona disturbata, che in passato ha avuto problemi analoghi con altri condomini dei quali è stato diverse volte informato l’amministratore ed anche il proprietario locatore del suo appartamento. Una volta in particolare è stata anche chiamata la polizia, che ha fatto un verbale (per simili questioni, lei e un’altra vicina giunsero alle vie di fatto mettendosi le mani addosso).
Come agire in questa circostanza per il danno causato alla porta? Considerato che non vi sono testimoni, ma le prove sono piuttosto schiaccianti (in alcuni dei suddetti bigliettini la donna usava espressioni analoghe). Inoltre due persone, coinquilini e conduttori dell’appartamento di proprietà della persona mia conoscente (il danneggiato), hanno vissuto e potrebbero testimoniare per tutta la vicenda, pur non essendo testimoni del fatto specifico.
Per ora (il fatto risale a qualche giorno fa) l’unico passo è stato informare telefonicamente l’amministratore, il quale ha dichiarato sostanzialmente di nulla potere, ed il locatore dell’appartamento della donna, il quale ha dichiarato di ricevere l’ennesima segnalazione, ma che “siccome paga i canoni, non posso mandarla via”.

Beh si tratta sicuramente di un reato, tutto sta a valutare se una denuncia penale può essere il modo migliore di agire contro questa persona. Io suggerirei di mandare una diffida sia a lei che al proprietario, che non é poi così vero che possa disinteressarsi del tutto di quello che fa sinché paga il canone. Poi si valuta in base al riscontro che si ottiene.

Tu che cosa ne pensi?

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