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cosa si rischia per aver tenuto una badante in nero?

Le chiedevo a cosa vada incontro mia suocera 83 anni per aver tenuto una badante rumena,senza essere collocata dal 2005 a Dicembre 2011, ed essendo andata via, adesso ha intrapreso una denuncia sempre nei confronti di mia suocera, per mancato versamento di contributi all’ispettorato del lavoro. Premetto che lei non ha nessun elemento in mano per dimostrare che ha lavorato, solo verbalmente o a meno che non trovi dei testimoni. Come ci si può tutelare quando saremo chiamati dalla sua denuncia? Se mia suocera venisse condannata a pagare e nel frattempo passasse ad altra vita, i debiti di contributi da pagare si rivalserebbero sui figli? Come ci dobbiamo comportare, la rumena non accetta nessuna forma di accomodamento bonario. Generalmente quanto tempo passa per definire queste vertenze.

Purtroppo, invece, continuare a negoziare sino a che non si raggiunge un accordo è l’unica soluzione per un problema come questo, peraltro piuttosto frequente.

Il debito, infatti, si trasmette agli eredi, salvo che ovviamente non ci sia rinuncia all’eredità. Inoltre non credo proprio che vi sarà sufficiente negare il rapporto lavorativo, che potrà essere dimostrato in tanti modi, tra cui testimoni, possesso di dati personali di tua suocera da parte della badante e così via.

Per quanto riguarda la durata, puoi farla finire anche subito la vertenza, vai all’Ispettorato del lavoro e ti autodenunci, così ti fanno subito tutte le sanzioni che ci sono da fare e impari subito il «conto» qualè, ma probabilmente ti conviene andare con calma e vedere di trovare un accomodamento.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

26 risposte su “cosa si rischia per aver tenuto una badante in nero?”

Salve a tutti!
Purtroppo il mestiere di badante ormai è molto ambito xchè si ottiene vitto, alloggio, stipendio. E infine dopo che una famiglia con tanti sacrifici, ha pagato e rispettato i diritti della badante, questa ti frega, ti fa la vertezza, e si è fortunate quando non si fregano anche i mariti dei familiari degli anziani. Perchè fanno parte, nostro malgrado, della famiglia e pensano di potersi appropriare di tutto. Ci sono poi quelle specie di badanti che vogliono accasarsi anche togliendo mariti alle altre donne, non importa, pet l’importante è realizzare il loro progetto. Bisogna fare molta attenzione perchè una badante non sempre sceglie di farla per amore verso gli anziani o perchè hanno necessità di lavorare, ma sceglie di farla con degli scopi prefissati.

Buongiorno avvocato,
Supponiamo che sono un cittadino privato e da circa un anno e mezzo una signora viene a pulire il mio monolocale circa 2 volte al mese 2 ore a volta (10 euro l’ora) per totali 4h/ mese.Gli unici scambi telefonici sono mess sporadici dove si scrive: ” a che ora domani? E la risposta potra’ essere: Domani non posso va bene mercoledì h 9.00?…..potrebbe questa persona essere oggetto di vertenza e se si quali prove dovrebbe portare la lavorante? Quali sono i tempi di prescrizioni delle eventuali mancate retribuzioni? Potrebbe essere conveniente fare vertenza su queste basi? Grazie 1000

Non ha senso parlare di problemi giuridici in termini astratti bisogna capire esattamente che cosa è successo esattamente in quale situazione è ulteriormente qual è il problema che bisogna gestire. Purtroppo, specialmente in un paese come il nostro, non si possono escludere a priori le vertenze.

Sbagliato si va da un avvocato e non autodenunciarsi nessuno può provare che una badante stava lavorando in casa privata chi ha visto che lavora nessuna prova anche se fosse convivente non esiste prova Sentenza badante,La convivenza della lavoratrice presso il domicilio del datore di lavoro non è di per sé sufficiente ad affermare anche lo svolgimento di attività lavorativa per tutto il suddetto tempo di convivenza.Tale principio è stato affermato dalla Corte di Cassazione che, con sentenza 22399/2013, ha rigettato l’appello di una collaboratrice domestica che rivendicava differenze retributive adducendo che avesse lavorato per tutto il periodo della convivenza presso l’abitazione del datore di lavoro.

La cosa più triste è leggere i commenti pro-badante si vede proprio che della vita non sapere ancora il “marcio” le badanti accettano di stare in nero (anzi spesso lo pretendono) e lo fanno per non pagare tasse e usufruire di aiuti, oltre che iniziare così un sottile gioco che va via via aumentando nel pretender sempre più giorni liberi ecc ecc. Inoltre vengono trattate come persone di famiglia e alla prima occasione ti rinfacciano subito di aver parlato con un sindacato e ti senti pure tradito.. e scopri che allora tanto di famiglia non sono.. dopo aver mollato 700 euro al mese più alloggio e vitto, gente che non conosce i legami affettivi, fondamentalmente ci odiano perché non pensate che sotto sotto non nutrano risentimento ed invidia verso chi sta meglio di loro economicamente, ricordatevi che le russe stanno a migliaia di chilometri da casa, pur di mandare soldi ai figli (i mariti come al solito non vengono mai nemmeno menzionati vai a capire perché).

Aprite gli occhi, piantatela con certi commenti perché veramente fate salire la bile!

Quanto al rapporto in nero, andate a vedere quanto costa regolarizzare una badante 24h al giorno e poi parlate, spiegatemi come pagare 700 euro al mese, più cibo, più affitto, più le tasse del contratto e spiegatemi come farlo con la pensione di 800 euro.. poi solo dopo parliamo di quanto sia “bieco” tenerle a nero (ripeto con tutti i lussi e capricci)

Buon giorno !!!! Ho bisogno di vostro aiuto anche di consiglio , lavoro in Calabria bandana 24 /24 senza documenti perché qui in sud no si fa documenti !!! Non sono sola sono tante ragazze , e non ne facile per trovare lavoro onesto ( documente ) ho cercato in nord , ma sono parole vuote , parli con loro al telefono le done romene anche italiane , ma pasto di lavorare costa 500 euro !!!!!! E mio stipendio e 600 ….. ho bisognio di aiuto ,,,,,,,

Io lavoro come badante24 su 24.Al inizio ho parlato con familiari di lavorare solo di giorno ma loro hanno detto che bisogno stare anche di notte.Ci siamo mesi d’accordo per 900. euro mensili.Ma quando mi ha portato la bustapaga c’era la retribuzione minima di 700 euro.Da 3 mesi mi paga cosi.Sul’ contratto e scritto 900 la paga netta e a me mi da 700. Non so che cosa fare.

scusati ma vorrei dire.quando se porta a una casa famiglia se paga cosi doppio e pagati senza discorsi,quando se prende una persona si sfruttati piu possibile e non siete mai contente pagati tutto secondo la legge e non sara problemi vi assicuro.Lasciate tutto daparte straniera .badante,e.c.t

Valentina,Ti dovresti vergognare per dire quella che dici.Vorrei sapere se tu lavori in nero?La necessita di lavorare,mangiare,viene sfruttata di queste persone che”danno lavoro”.Le leggi sono per essere rispettate e di prottegere a te e a tutti.

Gli operai italiani che non vengono pagati da 6 mesi invece, tutto ok? Queste persone vengono pagate, non dovrebbero essere su suolo italiano e vogliono i diritti.. Come sempre difendiamo l’estero e puniamo il connazionale.. Con questo non dico che dovrebbero essere sfruttati ma che ci sia PARITA’, connazionali che prendono 500 euro al mese ne conosco fin troppi e vengono subissati di tasse e problemi, loro invece non hanno nessun dovere verso lo stato che li difende.. Come vogliono i diritti devono avere anche dei doveri..

Spesso vogliono essere pagate in nero, fanno questo ragionamento: ora prendo sto in nero e,non pago tasse, poi alla prima occasione, vado dai sindacati, faccio una vertenza e,prendo altri soldi. Non sono vittime. Dovrebbe esserci una legge ,secondo la quale, sono punibili anche loro.

Abbiamo tutti gli stessi diritti..mangiare e vivere degnamente…purtroppo molte persone sono costrette a lavorare in nero. .e se in qualche modo denunciano il datore di lavoro queste persone vanno tutelate..i datori che assumono in nero sanno benissimo che potrebbero passare guai ma se rischiano è solo per non pagare le tasse..quindi sono EVASORI!!!!! E poi ci lamentiamo pensando a chi non paga le tasse.. Ma perfavore non prendiamoci in giro! Se un datore corre il rischio è solo per guadagnarci…. E se corri il rischio da malfattore …se ti denunciano paghi e regolarizzi i tuoi debiti con lo Stato!! Ex datrice.

Allucinante! A questa qui gli è stato dato un lavoro per sei anni, è stata retribuita e ora denuncia il datore di lavoro per non avere pagato i contributi? Sapeva di lavorare in nero, quindi perchè denunciare il mancato pagamento dei contributi se l’ha accettato? So che a lei non va nessuna sanzione ma se la meriterebbe e anche di più!

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