Sono separata ed a breve, divorziata. Il mio ex, gia’ condannato per violazione art. 388 c.P.P, sono 5 anni che non frequenta i figli. A seguito di un episodio di disagio adolescenziale di mio figlio, informato da me,si e’ rivolto ai servizi sociali asserendo falsita’ sulle sue condizioni psicologiche. I medici preposti, senza diagnosi, avendo io loro ribadito che non avrei firmato il modulo di consenso alle cure non certo dovute, hanno presentato richiesta al tm il quale ha emesso decreto che mi ha parzialmente limitato la potesta’ genitoriale. A seguito di cio’, nonostante abbia coinvolto anche il sindaco del mio comune, nulla si e’ chiarito, ma anzi, i due “psicologi” proprio per non dover rendere spiegazioni che li metterebbero davvero in imbarazzo col tribunale, mi hanno fatto pervenire un “invito” per cui dovrei con loro concordare addirittura un ricovero ospedaliero per il ragazzo. Penso di querelarli, e cio’ prima di udienza, cio interrompe effetti decreto del tribunale?
Ovviamente no. Piuttosto, sarebbe il caso di valutare il caso nel merito. Può darsi che gli psicologi dei servizi sociali siano in errore nel ritenere che tuo figlio debba essere seguito o seguire una terapia per la sua salute mentale, ma tu come fai ad esserne sicura?
Al di là della tua qualità di madre, che, come tale, gode a volte – ma, peraltro, non sempre – di un osservatorio privilegiato sul proprio figlio, non sei una psicologa o comunque non hai gli strumenti tecnici per poter esprimere giudizi sulla situazione. Se, come è legittimo, dubiti dell’operato degli psicologi del servizio pubblico, dovresti per prima cosa consultare uno psicologo o una specialista privato di tua fiducia, ottenendone poi, se del caso, una relazione scritta, con la quale potresti poi opporti agli orientamenti del servizio.
Peraltro, gli operatori del servizio, se ben capisco il tuo caso dalla descrizione che ne fai dello stesso, si sono mossi con più delicatezza del normale, limitandosi a farti recapitare un invito a procedere in modo in qualche modo «concertato»; questo te lo dico tenendo presente che i giudici se vogliono possono disporre un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) a carico di tuo figlio.
Insomma, direi che l’ipotesi della querela sia quanto di più sbagliato si possa fare, io ti suggerirei di tenere un atteggiamento più collaborativo e di far valere le tue ragioni con gli strumenti giusti, come appunto il parere di un altro psicologo o specialista.
3 risposte su “se querelo gli assistenti sociali posso bloccare il decreto del tribunale dei minorenni?”
Io vorrei bloccare i giudici e le assistenti sociali
Non ho capito li vorresti bloccare su whatsapp?
[…] Affido ai servizi sociali: conviene il ricorso in cassazione … – blog.solignani.it/2013/03/14/se-querelo-gli-assistenti-sociali-posso-bloccare-il-decreto-del-tribuna… se querelo gli assistenti sociali posso bloccare il decreto del … – […]