«Chi non odia il padre?»
Fjodor Dostoevskij
L’amore del papà è più difficile, è nascosto. Sta sempre dietro a quello della mamma ed è più asciutto: meno coccole, più presenza. A volte, questo amore si deve anche mascherare di cattiveria, di severità, per un «lavoro sporco» che le mamme fanno sempre poco volentieri. Altre volte, sembra andare in vacanza, come quando i bambini cadono e il papà, anziché soccorrerli come fa la mamma, li prende in giro, dicendo loro di rialzarsi, ché «non si sono fatti niente».
Quando le cose con la mamma non vanno più bene, il papà di solito va via dalla casa dei bambini, per andare ad abitare in una casa che è solo sua. Continuerà ad amare i suoi figli, e a provvedere per loro, in ogni istante della sua vita, ma potrà starci insieme solo in alcuni momenti, così il suo affetto sarà ancora più dietro le quinte di prima.
Insomma, quello del papà è un amore strano, tanto è profondo quanto è senza segni esteriori, è un amore che non vuole e quasi sempre non può mostrare sè stesso, difficile da vedere perchè spesso mescolato all’odio, come in tutti i rapporti fondamentali della vita.
È un amore che si vede solo nei fatti, come una mano che ti afferra mentre stai cadendo e che lo fa sempre, ogni volta che cadi.
6 risposte su “chi non odia il padre?”
Vorrei ritrovare quella figura, anche solo per un attimo, per dirgli che forse, troppo tardi, ma ho capito che mi amava da morire. Credo che il padre sia quella figura che sfugge agli obblighi materiali, non per pigrizia o negligenza, ma perchè vede un pò più in là. Mamma strepita e lui osserva in silenzio. I padri sono presenza senza chiacchiere. Capire questo è amore eterno
Che belle parole Paola. E giuste. Grazie.
Salvatore Messina scrisse in ‘A lui pari’ tra i pochi versi che m’abbian mai toccato:
“era un uomo
come tanti a lui pari
era semplice
come tanti a lui pari
il cuore avea pulito
significante
era un uomo semplice
brillante
era mio Padre
Bellissimi, esprimono il fatto per cui una persona semplice, comune di fronte a tutte le altre, per te sia invece la più insostituibile che ci sia, e credo che sia verissimo, e lo dico spessissimo a molte mamme che vorrebbero escludere i papà separati dalla vita dei figli: un padre, per quanto scalcinato, è sempre una figura insostituibile per un figlio.
che dire: chapeau!
si è vero, il padre lo odiamo tutti;
nel mio ufficio,” in questa stanza”quando parlo loro, i padri separandi o divorziandi sono preoccupati del mio giudizio, sono preoccupati del mondo intero; neppure con le cannonate che lancio loro ,però, essi ammettono che stanno cambiando la vita dei loro figli: è un cambiamento, ma difficile da spiegare.Non c’entra l’odio o l’amore, prima di tutto c’entra la comunicazione. Mi sono convinta in questi anni di lavoro, che davvero l’amore del papà, difficile da vedere, senza segni esteriori, è il più generoso, ma anche il più nascosto.
per l’amore delle mamme mi riservo un commento alla lro festa, ma sin d’ora posso solo ribadire che è il pù esibizionaista che io abbia mai consciuto, nel bene e nel male. ( … e lo dico anche da figlia! io no sono mamma, forse perchè sono così poco senza sengi esteriori…chissà! )
Carmen
Grazie Carmen per aver condiviso le tue riflessioni, con le quali sono molto concorde come immaginerai. La comunicazione è al centro di tutto, e il nostro amore di papà è davvero il più nascosto…