Poco fa ho richiesto l’iscrizione al movimento 5 stelle. Non sono ancora un associato, dal momento che la mia iscrizione deve essere approvata dagli organi dirigenti, ma spero che la mia richiesta venga a perfezionarsi presto.
Comunque, ho preso la decisione di iscrivermi perchè non mi sembrava giusto che gli iscritti fossero i soli a godersi tutte quelle favolose critiche da parte del vecchio establishment e di chi ancora ragiona alla vecchia maniera. Non lo faccio con entusiasmo, un sentimento che mi interessa di rado, anzi lo faccio con la precisa consapevolezza che ci sarà sicuramente anche un giorno in cui me ne pentirò, ma credo che il 5 stelle rappresenti, ad oggi, l’unica cosa nuova e fresca che c’è nel panorama politico e sociale italiano.
Alcune idee del programma sono forse vagamente utopiche, ma sono idee talmente belle e affascinanti che potrebbero portare a realizzare qualcosa di bello a livello concreto, come tante idee del passato che se non sono state portate fino in fondo hanno comunque consentito di fare qualcosa di magnifico. Poi devo dire che davvero non può non esserci qualcosa di buono in un movimento che espelle un proprio membro perchè va troppo in televisione! Questa è una cosa che ho trovato concettualmente rivoluzionaria…
Alcune critiche a Beppe Grillo e agli esponenti del movimento hanno sicuramente un fondo di verità, ma niente e nessuno è perfetto e bisogna appoggiare ciò che, al momento presente, riteniamo possa essere utile per cambiare, per migliorare, almeno sino a che la speranza è legittimamente nutrita.
Era da anni, da decenni, che non si sentiva parlare un linguaggio chiaro, pulito, in Parlamento. Forse i parlamentari a 5 stelle chiedono cose impossibili, difficili da realizzare, ma sentirli intervenire, ribadire con la massima sincerità e trasparenza quel che è giusto, quelli che sono i veri valori – e non quelli di plastica della vecchia politica – è già un risultato, in un ambiente stantio e ammalorato come quello italiano.
Penso che non ci siano dubbi sul fatto che il nuovo governo Letta sia qualcosa di assolutamente ributtante, dove due dei principali partiti del paese hanno dimostrato che le idee per loro non valgono assolutamente niente, mentre l’unica cosa cui sono interessati è continuare a fare i loro affari poco puliti, chiaramente con la solita giustificazione per cui bisognava «dare un governo al paese» (senza dire, tuttavia, che ogni governo è differente e non ne basta uno qualsiasi, altrimenti non sarebbe nemmeno necessario indire delle elezioni).
Attenzione inoltre che questo governo non è solo vergognoso, ma è anche molto più pericoloso di quelli che lo hanno preceduto, perchè gode di una maggioranza parlamentare particolarmente ampia, viene dopo aver rotto il ghiaccio che era rimasto con i governi «tecnici» (che in realtà dietro la facciata tecnica nascondevano lo stesso accordo politico) e si basa su un coagulante molto potente per gli uomini di affari che è la convenienza reciproca.
Questo governo assolutamente improponibile, e inviso alla maggior parte degli Italiani che si sono già pentiti di aver votato PD o PDL, dispone di numeri per approvare, e in poco tempo, leggi molto importanti e financo riforme costituzionali, che un presidente della repubblica preso al mercato dell’ «usato garantito» non avrà alcuna difficoltà a firmare. In questo contesto, paradossalmente, l’azione di opposizione vera, dopo tanto tempo, del movimento 5 stelle, sarà per certi versi un sostegno per il governo Letta e i suoi ministri, perchè li terrà compatti e decisi a godersi gli ultimi anni di occupazione del potere. Non per questo, tuttavia, bisognerà rinunciare a farla, anzi bisogna cercare di incrementarla sempre di più.
Resta il fatto che chi è giovane, ha coraggio di cambiare e pochi parenti in Italia a mio giudizio dovrebbe assolutamente emigrare. Questo è un paese completamente alla deriva, noi non la vediamo un po’ perchè l’hanno nascosta abilmente un po’ perchè non la vogliamo vedere. Bisognerebbe avere le palle di vendere tutto, prima che i prezzi crollino ancora di più (cosa che credo succederà tra non molto), e andarsene all’estero. Io ci ho pensato tante volte, soprattutto come regalo da fare ai miei figli, ma poi al momento di decidere mi manca proprio il coraggio di fare un passo così grande. Cerco allora di contenere un po’ i danni, fare qualcosina nel mio piccolo per una società che sta andando completamente alla deriva, ma dove ho in fondo scelto di vivere e dove forse un domani vivranno anche i miei figli.